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Minaccia il tassista con il cacciavite. Preso rapinatore seriale

Taxi

I colpi anche alla Romanina

Luigi Garbato
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Coltelli alla gola. Pugni sul viso. Siringhe sporche di sangue. Pistole con matricola abrasa. Armi giocattolo. Di tutto è stato usato dai malviventi per rapinare i tassisti della Capitale. Aggressioni che spesso sono finite con conducenti delle auto bianche in ospedale per le gravi ferite. Ma allo stesso tempo sono state molte le volte in cui gli aggressori sono stati chiusi in carcere. Con il caso dell'ultimo rapinatore seriale di tassisti, arrestato ieri dopo aver portato via il denaro a un conducente in via Tiburtina. Gli agenti del commissariato San Lorenzo, diretto da Luigi Mangino, hanno infatti messo le manette è stato A. D., 42enne romano, che dovrà rispondere di rapina aggravata. Il tassista, dopo aver ricevuto una richiesta dalla propria cooperativa, è giunto in via Tiburtina per prelevare il cliente. La «corsa» però è durata poco perché il passeggero, dopo aver afferrato con violenza il collo del conducente, lo ha minacciato con un grande cacciavite rapinandolo di tutti i soldi che aveva con sè. Una scena che è stata registrata dalle telecamere di sorveglianza di un supermercato che si trova proprio in quel tratto di strada. Dalle immagini è stato possibile vedere un individuo di corporatura robusta, con indosso una maglia di colore bianco con un vistoso logo sul petto salire e scendere subito dal taxi. Grazie anche alla descrizione fornita dal tassista e il riconoscimento dell'aggressore tramite la visione dello schedario fotografico, gli investigatori hanno in poco tempo identificato il rapinatore. A.D., già noto alle forze dell'ordine per aver rapinato altri tassisti in zona «Romanina», è stata quindi chiuso in galera.

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