Minniti vieta la "marcia su Roma". Forza Nuova: ci saremo. E l'Anpi insorge
La manifestazione il prossimo 28 ottobre
Il 28 ottobre si prospetta come un giorno davvero complicato (e nero) per Roma, come se già non bastasse il triste rimando storico agli anni del fascismo. Esattamente tra 16 giorni, a distanza di quasi un secolo dalla marcia con cui Benito Mussolini prese il potere, Forza Nuova ha confermato oggi sui social che metterà in scena la sua annunciata e contestata manifestazione. Il piccolo partito guidato da Roberto Fiore ha infatti ribadito l'organizzazione della Marcia dei Patrioti, con luogo di raccolta presso il Palalottomatica (Eur), nel piazzale Pier Luigi Nervi, a due passi dalla fermata della metro B "Eur Palasport". Netta la replica del ministro dell'Interno Marco Minniti, che in una nota gela gli entusiasmi del popolo di Fn: "Con le motivazioni da me già espresse in Parlamento nella seduta del 20 settembre, ho già dato indicazioni al Questore di Roma di non concedere l'autorizzazione per la manifestazione promossa da Forza Nuova a Roma il prossimo 28 ottobre". Una manciata di ore dopo interviene anche la sindaca di Roma Virginia Raggi: "Il 28 ottobre saremo con l'Anpi nazionale in Campidoglio per dire sì alla democrazia ed un no alla marcia su Roma". Proprio l'Associazione nazionale dei partigiani aveva "stimolato" l'intervento del Viminale ("Lo Stato deve fare la sua parte, impedendo la marcia. Diversamente, lo Stato metterebbe i cittadini nella condizione di doverci pensare loro") e ha già annunciato una contromanifestazione per sabato 28 "assieme alle associazioni, ai partiti e ai movimenti democratici" per riaffermare i veri valori dell'antifascismo. Dal canto suo Forza Nuova (sempre più su posizioni estreme contro gli immigrati) su Facebook parla di boom di adesioni e specifica "a tutte le sezioni forzano viste di giungere nel luogo indicato (la fermata Eur-Palasport) alle ore 14 con il corteo che, come già annunciato nelle settimane scorse, partirà alle ore 16. Lo stesso Fiore dal web "conferma la decisione del nostro movimento di manifestare e di portare a Roma il 28 ottobre la protesta civile e pacifica di tutti i patrioti che non intendono sottostare ad un sistema corrotto e servo delle lobby anti-nazionali". Nel mirino finiscono anche le parole del numero uno del Viminale, che "dimostrano una volontà anti-storica e anti-italiana tipica di un governo sulla via del tramonto".