OTTO MILIONI DI EURO
Parentopoli Ama, la Corte dei Conti: "Assunzioni irregolari, Panzironi risarcisca il danno erariale"
In tempi di "vacche magre" per i giovani in cerca di un impiego, c'è chi ha fatto "carne da porco" assumendo nella municipalizzata all'ambiente del Comune di Roma amici e parenti. La Procura della Corte dei conti del Lazio ha riquantificato da 7,9 a 10,1 milioni di euro il danno erariale che dovrebbero risarcire in solido l'ex amministratore delegato di Ama Franco Panzironi, l'ex capo del Personale Luciano Cedrone, il presidente della commissione esaminatrice Bruno Frigerio e l’ex direttore dell’ufficio legale Gian Francesco Regard. Tuttavia, i giudici hanno respinto la nuova quantificazione formulata ieri in udienza dal pm Tammaro Maiello, che quindi resta quella di 7,9 milioni. Dopo il ciclone "parentopoli", sono stati licenziati 4 autisti e 34 impiegati amministrativi, mentre altri 7 se ne sono andati via poco prima del formale licenziamento. Dall'"inutilità della spesa sostenuta per pagare i lavoratori assunti", in violazione delle leggi, deriva il danno alle casse dell'Ama. "Tali assunzioni – ha spiegato il pm contabile in aula – sono avvenute sulla base di segnalazioni politiche e personali, come ammesso dallo stesso Panzironi e da Cedrone nei verbali delle udienze del processo penale, dopo che la legge Brunetta era entrata in vigore". Con sentenza del Tribunale di Roma del 15 settembre 2015, confermata in appello il 26 aprile 2017, Panzironi è stato condannato per abuso d'ufficio, anche se la pena è stata dimezzata in secondo grado a due anni di reclusione. Condanna che si va ad aggiungere a quella a 10 anni, inflitta dalla X sezione al termine del maxi processo sul "Mondo di mezzo". Panzironi, per assumere poco più di 500 persone in ruoli esecutivi, "costruisce un percorso selettivo che ha comportato esborsi economici sia in favore del Consorzio Elis, che di Frigerio". Sebbene infatti, formalmente l'incarico attribuito ad Elis fosse di selezionare il personale Ama da assumere, il consorzio non ha svolto tale selezione, che invece ha portato avanti la municipalizzata, attraverso le commissioni presiedute da Frigerio. In cambio dell'incarico affidato, l'ex ad sarebbe riuscito a concludere il processo selettivo in modo difforme da come stabilito nel bando di gara, "permettendo l'assunzione di tutti i segnalati". Per giunta, pur non avendo copertura finanziaria per questa operazione, Panzironi avrebbe sottratto le risorse alla voce "retribuzioni (straordinario) del personale". "Tutto ciò ha comportato un notevole sperpero di denaro pubblico – ha concluso il pm Maiello – per fare una selezione che l'Ama poteva e doveva organizzare in un rapporto diretto con le strutture pubbliche istituzionalmente deputate a facilitare l'impiego dei cittadini, e non mettere in piedi una complessa e costosissima procedura, inserendo un soggetto terzo (il Consorzio Elis) che solo apparentemente garantiva la trasparenza della selezione, visto che l'ultima parola spettava sempre e solo all'ad di Ama Franco Panzironi".