Roma affonda al primo acquazzone Quando i grillini davano lezioni
All'epoca di Marino sui social si scatenava lo sfottò a Cinquestelle. Ieri, con la città sommersa, silenzio imbarazzato di Di Battista & Co.
Bei tempi per Virginia Raggi quando, letteralmente, il tempo era un problema degli altri. "Piove? Sindaco ladro dimettiti!". Questa formula era la variazione sul tema e il fac-simile del perfetto grillino indignato alle prese con la (facile) mansione dell'opposizione intransigente. Ne sa qualcosa il povero, si fa per dire, Ignazio Marino che ha dovuto subire - al netto delle responsabilità - ogni tipo di ironia e di attacco da parte del MoVimento Cinque Stelle davanti al caos che le prime piogge causano in una Roma dove l'ordinaria pulizia dei tombini e l'opera di manuntenzione del manto stradale è sempre (e solo) argomento di campagna elettorale. Pochi minuti dopo il previsto nubifragio che si è abbattuto ieri sulla Capitale - che ha determinato allagamenti, black-oot, la chiusura di tratti della metro, bus bloccati, voragini, cassonetti trascinati e auto trasportate a spasso dalla corrente - fatale per la sindaca è stata... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI