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Bovini morti a Grottaferrata, è allarme antrace alle porte di Roma

Le analisi dell'Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana rilevano sulle carcasse degli animali la presenza di "bacillus anthracis ". Un'ordinanza del sindaco dichiara la zona della Molara off-limits: "Vietato il pascolo e l'ingresso alle persone"

Silvia Sfregola
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È stato il bacillus Anthracis a sterminare i bovini nella zona della Molara, alle porte di Roma in una zona compresa tra i Comuni di Grottaferrata e Monte Compatri. La nota con la quale l'Istituto Zooprofilattico sperimentale di Lazio e Toscana ha confermato la presenza del terribile bacillo che ha provocato la morte di diversi capi di bestiame uccisi da carbonchio ematico, ha costretto la Asl di competenza, la Rm6 ad emettere una nota di prescrizioni poi raccolte dall'ordinanza emessa dal sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti. Il documento, datato 1 settembre 2017, vieta nella vasta zona di diversi ettari compresa tra il monte Tuscolo (versante Grottaferrata), la Molara e la via Tuscolana fin oltre il confine con Monte Compatri il pascolo e l'ingresso alle persone. Nell'area dichiarata infetta il sindaco ha prescritto infatti ai titolari dell'allevamento dove sono state trovate le carcasse degli animali una serie di misure di sicurezza per limitare l'impatto dell'agente patogeno sugli altri bovini ma anche sull'uomo. Nell'area ricadono anche numerose abitazioni. Di seguito l'ordinanza del sindaco di Grottaferrata  

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