EMERGENZA CASA NELLA CAPITALE
Avanti c’è posto. Così la Regione premia gli okkupanti
Avanti c’è posto. Chi occupa abusivamente un immobile ha una corsia prefenziale per ottenere una casa popolare. Vale per tutti, compresi i rifugiati etiopi ed eritrei sgomberati a via Curtatone. È tutto messo nero su bianco dalla Regione Lazio guidata dal presidente Nicola Zingaretti, che con due delibere - la 109 e la 110 del marzo 2016- ha modificato il regolamento per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica destinata all’assistenza abitativa per venire incontro alle esigenze dei professionisti delle okkupazioni di massa che ingrossano la fila dell’ala più a sinistra dalla coalizione zingarettiana. La delibera 109 modifica il regolamento per l’assegnazione delle case popolari introducendo, dopo l’articolo 30 della legge regionale 2/2000, l’articolo 30 bis, che recita testualmente: "Per rispondere alle emergenze abitative registrate da Roma Capitale con deliberazioni n. 206 del 16 maggio 2007, n. 124 del 13 aprile 2001 e con memoria di Giunta capitolina dell’11 giugno 2014, la Giunta Regionale attua un programma straordinario di interventi per l’emergenza abitativa, riservando un complesso di alloggi ai nuclei familiari presenti in immobili di proprietà pubblica o privata impropriamente adibiti ad abitazione per stato di estrema necessità". Una norma che lascia spazio a parecchi dubbi, tanto di merito quanto di metodo. Ad esempio lascia perplessi che si sia fatto ricorso a una... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI