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Ma a un agente si può spezzare il braccio

Poliziotto sorprende pusher marocchino a Torvajanica. Mentre cerca di ammanettarlo, lo straniero lo attacca e lo manda in ospedale. E nessuno protesta

Silvia Mancinelli
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Can che abbaia non morde. Ringhia, e si becca - chissà una sospensione. L'altro,povera vittima, alla prima occasione buona morde. E fa male. Il dirigente della Polizia di Stato ha gridato ai suoi: «Se tirano qualcosa spaccategli un braccio». Il marocchino bloccato dopo aver venduto la dose a tre minorenni reagisce all'arresto e spezza un braccio al poliziotto della Squadra Mobile. Senza troppo rumore, che non sia mai qualcuno si indigni. I fatti di piazza Indipendenza, con la guerriglia urbana dopo quattro anni di anarchia, risuonano ancora forti - tra gli idranti dello scandalo e le bombole del gas leggere come i fiori lanciati dal rivoltoso di Banksy mentre ieri mattina, sul litorale romano, un gruppo di spacciatori deve aver seguito alla lettera i suggerimenti dati in ordine pubblico, spezzando diverse ossa al poliziotto che tentava di mettergli le manette. Il contrappasso si è consumato sotto agli occhi di tanta gente comune in una delle spiagge più conosciute e frequentate di Torvajanica, lo «Zion». Tra le dune del lido, gli agenti della VI sezione della Squadra Mobile erano impegnati in un'operazione di contrasto... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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