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Campidoglio, il neo assessore al Bilancio Lemmetti dalla Raggi

Silvia Sfregola
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Gianni Lemmetti fa il suo ingresso in Campidoglio a metà pomeriggio, con un completo grigio nonostante il caldo romano, lui che a Livorno è diventato famoso per le sue T-Shirt irriverenti. Il futuro assessore al Bilancio della capitale, il quarto della gestione Virginia raggi, assicura di essere stato chiamato "dalla sindaca" e non da Gianroberto Casaleggio. "Sono appena arrivato, ho appuntamento con alcuni membri della giunta, devo incontrare la sindaca, fatemi vedere qualcosa. Sono uscito dall'esperienza di Livorno ieri perché ho dato le dimissioni e quindi oggi sono qui". Il primo incontro con la prima cittadina e i consiglieri M5S va avanti fino a sera e viene addirittura immortalato in una foto di gruppo in cui la sindaca, il nuovo acquisto e tutti i consiglieri sfoggiano un sorriso smagliante. Tra i dossier più delicati che Lemmetti si troverà sulla scrivania c'è Atac, la dissestata azienda del trasporto pubblico della capitale che potrebbe seguire la stessa "cura" di Aamps, impresa pubblica che a Livorno gestisce la nettezza urbana. Se sono qui con la missione di curare il concordato di Atac? "Sono stato chiamato per conoscere giunta e consiglieri e mettermi a disposizione della giunta raggi", si nasconde lui. A dargli il benvenuto, lusingandone le competenze che "saranno utilissime per la piena realizzazione di quel progetto politico che i cittadini romani hanno deciso di sposare in sede elettorale" è il capogruppo capitolino M5S Paolo Ferrara che respinge le accuse di spaccature interne: "Il gruppo è più che mai unito e compatto e continuerà a governare nell'interesse dei cittadini", taglia corto. Intanto Andrea Mazzillo, sostituito ieri a sua insaputa, non nasconde di non aver gradito la decisione presa da Virginia raggi. "Ritengo che sia stato un vero sgarbo istituzionale, sono stato epurato dalla Giunta - accusa - Non avrei mai immaginato una cosa così a ciel sereno soprattutto perché io sono un professionista. Saperlo da un'agenzia, dal presidente del consiglio di un altro Comune, mi è rimasto molto indigesto". L'ex assessore al Bilancio ricorda che il prossimo 30 settembre è in calendario il "Bilancio consolidato". "È un appuntamento molto importante - spiega - un momento di sintesi tra i conti di Roma capitale e quelli delle società più importanti, Ama e Atac, pensavo che il mio lavoro sarebbe proseguito in questa direzione". Intanto le sue previsioni per il futuro dei conti della Capitale non sono rosee: "Nella pancia dell'Atac ci sono 429 milioni di crediti verso il Comune che con il concordato si rischiano di perdere. E questo non è un elemento facilmente digeribile per i conti di Roma Capitale... si rischia di passare dal commissariamento dell'Atac a quello del Comune - è l'avvertimento lasciato ad eredità a Lemmetti - Ho fatto presente che quella perdita sarebbe catastrofica. Si rischierebbe il dissesto".

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