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Raggi cambia ancora la giunta: fuori Mazzillo, al Bilancio arriva Lemmetti

Andrea Mazzillo e  Virginia Raggi

Il sostituto da Livorno alla Capitale: fino ad oggi aveva le stesse deleghe ma nel capoluogo toscano a guida pentastellata. Atac verso il concordato preventivo

Silvia Sfregola
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Roma come Livorno, l'Atac come l'Aamps. È di oggi la sostituzione dell'assessore al Bilancio Andrea Mazzillo, che esce dal Campidoglio lasciando il posto a Gianni Lemmetti. Questi aveva, fino ad oggi, le stesse deleghe di Bilancio di Mazzillo, ma nel capoluogo toscano a guida pentastellata. "Abbiamo davanti un sfida importante e allo stesso tempo difficile: rilanciare la nostra città e risollevarla dal baratro in cui l'hanno gettata", scrive su Facebook la sindaca di Roma Virginia Raggi, difendendo la scelta di avvalersi di un nuovo collaboratore, forte dell'esperienza livornese. Si realizza così un disegno che potrebbe portare al concordato preventivo l'Atac, la dissestata azienda del trasporto pubblico della capitale che potrebbe seguire la stessa "cura" di Aamps, impresa pubblica che a Livorno gestisce la nettezza urbana. L'Aamps, o azienda ambientale di pubblico servizio, era stata malamente gestita durante la giunta livornese guidata dal Partito democratico, precedente a quella del pentastellato Filippo Nogarin. L'Aamps aveva 40 milioni di debito. Alla procedura del concordato preventivo può ricorrere proprio un debitore - imprenditore, società o ente - avente i requisiti di fallibilità. Una volta presentata la domanda di concordato, vengono interpellati i creditori dell'azienda che rischia il fallimento. Tra questi, ovviamente, ci sono anche i dipendenti che dall'azienda vengono pagati. È questo è un momento delicato: a Livorno non sono mancate veementi polemiche dei lavoratori dell'Aamps, preoccupati per i loro posti. È possibile immaginare una reazione dura anche dai lavoratori dell'Atac. Per lo stesso Nogarin non è stato facile. La decisione di accompagnare l'Aamps verso il concordato è passata in consiglio comunale per un solo voto (17 sì e 16 no). per un solo voto (17 sì e 16 no). Si dimette la presidente del Consiglio comunale e l'assessore all'Ambiente. Dei cinque consiglieri eletti con il Movimento 5 Stelle, tre votano contro e mettono a rischio la maggioranza. Il 13 gennaio scorso, comunque, ha certificato che la maggioranza dei creditori ha approvato il piano di concordato preventivo in continuità. Il blog di Beppe Grillo parlò di "vittoria su tutta la linea", con "i detentori del 72,48% dei debiti di Aamps" che "hanno avuto fiducia nel piano di risanamento messo nero su bianco dall'azienda". Tale progetto prevede "l?estensione del porta a porta, l?incremento della raccolta differenziata, il taglio degli sprechi e la razionalizzazione dei costi", spiegava ancora il blog pentastellato. Per la vicenda Aamps, peraltro, Nogarin, il suo predecessore Alessandro Corsini del Pd, e lo stesso assessore a cinque stelle Lemmetti avevano ricevuto avvisi di garanzia. Tra le accuse c'era la bancarotta fraudolenta. Oggi, comunque, l'azienda dei rifiuti livornesi "è capace di stare sul mercato con le proprie gambe", sottolinea Raggi. È "in grado di creare un sistema virtuoso di gestione dei rifiuti che, anche grazie all'introduzione della raccolta porta a porta, porterà nei prossimi anni allo spegnimento dell'inceneritore di Livorno", continua la sindaca capitolina. Il Pd, saputo dell'ennessima sostituzione d'assessore in Campidoglio, ha attaccato a testa bassa. "Insomma, Lemmetti, da assessore di Nogarin che ha aumentato le tasse ai livornesi, ora è chiamato dalla Raggi, o forse dalla Casaleggio, a fare l'assessore al Bilancio a Roma - commenta tagliente la deputata Pd Anna Ascani -. Si prepara la stangata di autunno". Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera ed ex candidato sindaco contro Raggi, punta il dito contro i tanti avvicendamenti nella squadra del Campidoglio, e dice: "Se si trattasse di una sit-com sarebbe tutto molto divertente".

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