Renzi: raccomandazioni in Atac. La Raggi: basta bugie, lo querelo
La sindaca di Roma Virginia Raggi passa alla linea dura. E avverte in primis i suoi. "Stiamo tutti lavorando per questa città, dal sindaco fino al consigliere municipale. A tutti i componenti della mia squadra di consiglieri e di giunta dico infatti di non distrarsi dal lavoro alimentando sterili polemiche. Chi preferisce polemizzare si mette da solo fuori dal gruppo", minaccia in un post su Facebook. Ma il grosso del messaggio è dedicato a questioni fuori dal Movimento 5 Stelle. "Le polemiche create dai giornali sono l'ultimo dei nostri interessi, ma se il segretario del Pd ci diffama è un'altra storia: Renzi sarà querelato e dovrà rendere conto delle sue parole", scrive la sindaca attaccando l'ex presidente del Consiglio. Il quale, durante la presentazione del suo libro nella costiera amalfitana, era andato giù duro: "Nell'azienda dei trasporti di Roma i grillini, che dovevano fare la rivoluzione, invece fanno come gli altri, anzi peggio: raccomandando gli amici degli amici. Noi non prendiamo lezioni di moralità da quelli che hanno due morali". "La situazione in cui si trova Atac era ed è grave - scrive la sindaca su Facebook - ma non ci siamo fatti spaventare dalle difficoltà e siamo andati avanti. Abbiamo selezionato e portato a Roma qualche mese fa Bruno Rota, un grande manager che si era occupato con successo dell'Atm a Milano. Rota (che ha lasciato ieri l'azienda in aperto contrasto con l'amministrazione, ndr) oggi ha dichiarato: "Sono andato via perché pagavo un prezzo personale troppo alto, avevo dei rischi anche personali. Sono incensurato, voglio restare tale". Roma, e in particolare Atac, sono una sfida difficile da affrontare per chiunque. Capiamo le sue motivazioni in quanto manager, il MoVimento 5 Stelle invece ha il mandato dei cittadini e non può fermarsi dinanzi alle difficoltà, per quanto enormi siano". Poi la Raggi arriva al punto. "Nessuno del MoVimento 5 Stelle ha mai fatto raccomandazioni per amici, amici degli amici o parenti. Stefàno (Enrico, presidente della commissione capitolina Mobilità, ndr) - spiega - si è sentito diffamato dalle affermazioni di Rota, riprese poi dal Pd, e lo ha querelato. L'unico messaggio che Stefàno ci ha detto di aver mandato all'ex Dg riguarda la segnalazione di una azienda di bigliettazione con tecnologie innovative. Nient'altro, e per la massima trasparenza lo pubblicherà sulla sua pagina Facebook. Se a qualcuno risultano altre circostanze come raccomandazioni, pressioni o richieste gradiremmo che fossero pubblicate immediatamente per poter prendere immediati provvedimenti. Qui non facciamo sconti a nessuno". Immediata la reazione del Pd. "Virginia Raggi è totalmente in confusione - scrive su facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, componente della commissione Trasporti della Camera - con un lungo messaggio pensa di scagionare il suo collega Stefàno e invece conferma la sua raccomandazione di una ben precisa azienda al management dell'Atac. Una pesante ammissione di colpa: un consigliere comunale con responsabilità nel settore Trasporti che segnala un'azienda al manager della municipalizzata comunale dei trasporti commette molto probabilmente un reato, apparentemente si potrebbe configurare l'abuso d'ufficio. Una dichiarazione che ha tutti gli elementi per finire all'attenzione della Procura di Roma. Dovrebbe saperlo anche la sindaca, che invece di chiedere conto al suo consigliere di questa raccomandazione, lo difende dopo 48 ore di silenzio. E parliamo di una raccomandazione di cui è a conoscenza anche la sindaca stessa, come ammette su Facebook".