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Incendio Castel Fusano, un altro arresto. Domani l'interrogatorio del 22enne preso lunedì

Davide Di Santo
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Un pensionato romano di 63 anni, con vari precedenti penali. è stato arrestato oggi con l'accusa di aver appiccato un nuovo incendio nella pineta di Castel Fusano. L'uomo è stato bloccato dai carabinieri del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale: si aggirava, in solitudine, lungo il lato meridionale della pineta e aveva con sé un piccolo innesco artigianale. Poco distante da lui, un altro piccolo ordigno aveva appena acceso un nuovo rogo nella pineta, che è stato spento da vigili del fuoco e protezione civile intervenuti sul posto. L'uomo dovrà rispondere del reato di incendio boschivo mentre proseguono le indagini per capire eventuali collegamenti con altri roghi divampati in settimana nell'area e l'altra persona arrestata lunedì.  L'altro piromane Sarà interrogato domattina per Fabrizio G. il giovane di 22 anni, arrestato in relazione all'incendio della Pineta di Castel Fusano avvenuto nei giorni scorsi. Domani dovrà essere il giudice a stabilire se ci sono esigenze cautelari o meno. Gli inquirenti della Procura di Roma in queste ore stanno ultimando le verifiche del caso. L'uomo, originario di Busto Arsizio e domiciliato da alcune settimane ad Ostia è stato sorpreso dai carabinieri con alcuni fazzoletti di carta e un accendino. Il ragazzo alla vista dei militari cercava di nascondersi tra i cespugli. Anche questo atteggiamento è stato segnalato. A parere di chi indaga Fabrizio G. sarebbe sospettato di aver appiccato alcuni roghi. A suo carico non sono emersi precedenti o segnalazioni di polizia. I controlli sulla vita del giovane, i suoi contatti telefonici e relazioni potrebbero fornire ulteriori elementi, ma allo stato quel che emerge è la personalità di un 'cane sciolto'. La reticenza dei momenti successivi al fermo apre una serie di interrogativi.  Vigili del fuoco al lavoro Ancora in corso le operazioni per spegnere l'incendio scoppiato lunedì scorso nella pineta di Castel Fusano. Le squadre a terra dei Vigili del fuoco sono state sul posto tutta la notte mentre questa mattina all'alba sono ripartiti i mezzi aerei: al momento elicotteri e due Canadair sorvolano l'area della pineta dove sono presenti focolai che, secondo quanto riferito, sono circoscritti e sotto controllo. È stata chiusa nuovamente al traffico questa mattina via Cristoforo Colombo da via Canale della Lingua a piazzale Colombo in entrambe le direzioni. Atac sul canale Twitter comunica che al momento il servizio sulla Roma-lido è in corso di normalizzazione dopo che dalle 7.30 circa il tratto Colombo-lido centro era stato interrotto, sostituito da bus navetta, per problemi legati all'incendio.   #Castelfusano ancora fiamme Stamattina altro intervento di 2 canadair dei @emergenzavvf pic.twitter.com/a9APyIHHc8— Jone Pierantonio (@JonePierantonio) 18 luglio 2017 Decine di persone nei giorni scorsi hanno dovuto abbandonare le proprie case per il troppo fumo all'Infernetto e nei quartieri che costeggiano il polmone verde del litorale romano. Il fuoco aveva lambito alcune abitazioni senza però danneggiarle. Canadair ancora in azione. Senza sosta. #incendio #Castelfusano pic.twitter.com/Y03myMnzE5— Gianni Siriz (@gsiriz) 18 luglio 2017 L'inchiesta Intanto la procura di Roma ha aperto un fascicolo sul rogo nel quale l'ipotesi di reato è l'incendio doloso. Le polemiche "Quello di Castel Fusano è un disastro annunciato - commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio - tutte le persone che conoscono il territorio sanno quanto sia stata scarsamente curata la pineta dalle amministrazioni che si sono succedute nei decenni e lo stato di abbandono nella quale versava, a questo bisogna aggiungere che le numerose vie interne che sarebbero servite anche come tagliafuoco, non hanno potuto minimamente assolvere a tale funzione perché la vegetazione le ricopre in gran parte, nonché l'incredibile assenza sul posto di un presidio anticendio laddove tutti gli anni scoppiano roghi di piccole e grandi dimensioni". In risposta alle polemiche per la scarsa prevenzione il Campidoglio fa sapere che il piano antincendio "esiste e non ha subito alcun taglio, anzi, lo stanziamento è passato da 236mila a 267mila euro mantenendo un impegno costante".

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