IL CRITICO D'ARTE IN TRIBUNALE
La Raggi querela Sgarbi. Ed è guerra aperta
È guerra aperta tra il critico d'arte, Vittorio Sgarbi e il sindaco di Roma, Virginia Raggi. Poco incline ai pareri "contro", in perfetto stile grillino, il primo cittadino ha querelato Sgarbi, reo di averle dato dell'"incapace". A darne notizia lo stesso querelato in un video postato su Youtube che ha fatto rapidamente il giro dei social. "Finalmente una bella notizia", esordisce Sgarbi "La Raggi mi ha querelato. Questa querela mi piace. Perché la Raggi, nonostante io dica quello che lei vuole, ovvero che è onesta, è incapace. Il fatto che tu cara Raggi sia incapace non è un insulto, è un complimento" spiega Sgarbi che tuttavia non si trattiene e, abbandonando il tono "soft", azzanna: !Perché tu sei molto peggio che incapace, non vali un c..., sei una morta di sonno, sei a Roma e la fai sprofondare". L'appuntamento è a piazzale Clodio, dove il critico d'arte promette di andare, di voler guardare la Raggi negli occhi e costringerla ad abbassare lo sguardo, "non vedo l'ora di andare in tribunale e spiegare perché la Raggi è incapace, perché avere un sindaco così per Roma è un insulto". Conclude, infine, con un durissimo monito: "Io se fossi stato in te avrei ignorato Sgarbi perché averlo nemico è peggio. Io non ti mollo più e ti porto all'inferno". Parole dure quelle del critico d'arte che fanno tuttavia il paio con un'azione legale del tutto spropositata. Come più volte spiegato anche in questo video, l'onestà è certamente un requisito indispensabile per ogni cittadino, non solo per chi fa politica, ma non sufficiente per saper amministrare. Un diritto di opinione e di critica riconosciuto dalla Costituzione ma non dagli intransigenti (a senso unico) del MoVimento 5 Stelle.