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Nella camera ardente in Campidoglio per l'ultimo saluto a Paolo Villaggio

Il ministro Franceschini con i parenti di Paolo Villaggio

Katia Perrini
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Una folla composta sta rendendo omaggio a Paolo Villaggio alla camera ardente in Campidoglio. "Ha portato in Tv la storia di tanti italiani" dice un uomo che arriva con un cartellone con la celebre "nuvola" di Fantozzi. "Il suo lessico è entrato nelle nostre vite", dice invece una signora visibilmente commossa. La camera ardente dell'attore è stata aperta alle 9.30. Ad attenderlo oltre ai familiari il vicesindaco di Roma, Luca Bergamo ed un trentina di persone che di prima mattina hanno voluto rendergli omaggio. "Tutto questo gli sarebbe piaciuto ne sarebbe felicissimo", ha detto Pierfrancesco, figlio di Paolo villaggio. "Lui mi ha sempre detto: la vera sfortuna sarebbe morire durante i mondiali perché non mi si fila nessuno", ha aggiunto. "Era un grande intellettuale, ci sono comici che ci fanno ridere ed altri come lui che entrano nelle nostre vite". ha detto il ministro Dario Franceschini arrivando in Campidoglio. Il mio film preferito? "Il primo Fantozzi", ha aggiunto il ministro. "Con Paolo ho fatto un film 'il Volpone' era sempre ironico mai banale ci vorrebbero degli uomini soprattutto nei posti di comando. Lo avrei voluto come fratello maggiore, glielo ho detto spesso". Così l'attore Enrico Montesano. E il regista Neri Parenti: "Con Paolo abbiamo fatto 18 film insieme in 20 anni. Ci siamo frequentati solo per lavoro, forse è per questo che abbiamo lavorato insieme per tanto tempo. A cena saremo andati due volte".

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