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Omicidio Varani, la lettera choc di Marco Prato: la mia vita è insopportabile, scusatemi

Andrea Ossino
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«Questa vita mi è insopportabile. Perdonatemi». Dodici righe scritte in stampatello prima di infilare la testa in un sacchetto. Poche parole per provare a spiegare il suo ultimo gesto. E un post scriptum, una preghiera rivolta agli inquirenti, un tentativo di proteggere il padre dalla macabra notizia. Marco Prato ha affidato a un foglio di carta le sue ultime frasi. I suoi pensieri non sono rivolti a Luca Varani. Non c'è un solo vocabolo indirizzato ai parenti del ventitreenne narcotizzato seviziato e ucciso dopo una maratona di alcol, sesso e droga: un festino di tre giorni trascorso insieme all'amico Manuel Foffo. SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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