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La nostra cronista aggredita in moschea: "Solidarietà pure dagli arabi. Solo la Boldrini tace"

La moschea abusiva (foto Pasquale Carbone)

Francesca Musacchio
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Caro Direttore, dopo l'agghiacciante esperienza di venerdì nella moschea di Tor Pignattara, dove alcuni bengalesi mi hanno impedito di fare il mio lavoro, ho ricevuto numerosissimi attestati di solidarietà. Colleghi, esponenti delle istituzioni e persino le comunità arabe si sono schierati dalla mia parte condannando i responsabili delle minacce. Molti, tanti, hanno pensato a me. Tranne la Presidente della Camera, Laura Boldrini.  Per quanto mi sia sforzata di individuare quale potesse essere il mio peccato originale, davvero non sono riuscita a capirlo. Eppure anche io potrei essere una minoranza. Provengo dal profondo sud dell'Italia. Nel mio sangue (raccontano alcuni anziani di famiglia) scorrerebbe anche qualche traccia di sangue ebreo e, come se non bastasse, sono nata in un piccolissimo paese della Calabria che ha persino il riconoscimento di minoranza etnica. Tutte queste cose, però, è ovvio che la Boldrini non può saperle. E allora le scrivo qui... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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