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Mercati, fiere e camion bar: pronto il nuovo regolamento

Damiana Verucci
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Cambiano le regole per mercati, fiere e camion bar. O almeno questa è l'intenzione del regolamento a firma del presidente della commissione capitolina al commercio, Andrea Coia che ha incassato 5 voti favorevoli e 3 contrari. Una delle novità più importanti riguarda i mercati che potranno aprire alla somministrazione fino alle 23 sul modello della Boqueria, il famoso mercato di Barcellona. Sarà tuttavia permesso un solo bar o punti ristoro fino ad un massimo del 10 per cento degli operatori alimentari. Cambiano anche gli orari di apertura delle stesse strutture: possibilità di saracinesche alzate sei giorni alla settimana con orario continuato dalle 7 alle 23 e chiusura domenicale. Il nuovo regolamento fissa una percentuale diversa dedicata alle attività artigianali alzandola al 15 per cento dall'attuale 10. Decisione, questa, bocciata subito dalla Cna di Roma che giudica insufficiente questa percentuale e soprattutto sbagliata "nella misura in cui è uguale per tutti i mercati visto che le esigenze di ogni singola struttura sono ormai molto diverse da quelle di un'altra". Per quanto riguarda, invece, gli itineranti, ovvero gli operatori con licenza ma senza posteggio fisso, resta fermo il divieto di operare all'interno delle Mura Aureliane e si estende il divieto in diverse strade dei Municipi: III, V, VII, XI e XIV. Fuori, invece, l'area di Borgo Pio, fatto che ha destato particolare stupore tra i consiglieri di opposizione. Novità anche per i camion bar. Il regolamento Coia propone per ogni municipio un massimo di 10 concessioni (5 alimentare e 5 non) nell'ambito della stessa famiglia anagrafica mentre le concessioni possono essere 4 (2 alimentare e 2 non ) se si tratta di titolari singoli. Un provvedimento che nelle intenzioni del presidente della commissione commercio avrebbe lo scopo di limitare l'accorpamento delle licenze in mano a poche e solite famiglie di ambulanti. Infine le feste più tradizionali. Nelle mani del Campidoglio, se la delibera riuscirà a completare il suo iter nei tempi utili in consiglio, passano non solo la Festa della Befana ma anche Regina Pacis, Trastevere e San Paolo. La strada è, tuttavia, ancora in salita. Nella prossima riunione in commissione si dovrà superare lo scoglio dei 4 emendamenti: della ragioneria, del dipartimento, della stessa commissione che ha posto delle osservazioni alla delibera e infine delle associazioni di categoria che si sono mostrate già in gran parte contrarie. A cominciare dall'Anva Confesercenti che ha abbandonato la commissione quando il presidente Coia ha annunciato che non avrebbe dato la parola alle associazioni sindacali. Per non parlare dei residenti che ritengono assurdo aprire alla somministrazione nei mercati. 

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