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I mondiali 2009 nuotano nelle inchieste

La Corte dei Conti ipotizza verso il Comitato un danno erariale di 1,8 milioni. Contestata dai giudici contabili la scelta di trasformarlo in un ente commerciale

Valeria Di Corrado
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A distanza di sette anni, i Mondiali di nuoto 2009 continuano ad agitare le acque dei palazzi di giustizia. Prima l'inchiesta penale sugli appalti per la costruzione delle piscine, in deroga alle cubature e ai vincoli ambientali, finita in primo grado con l'assoluzione degli imputati, tra cui l'ex provveditore Angelo Balducci. Poi l'immenso spreco di denaro, più volte evidenziato dai giudici contabili, per l'avveniristica "Città dello Sport" a Tor Vergata: progettata dall'archistar Santiago Calatrava, non è mai stata completata e le sue "vele" sono rimaste uno scheletro vuoto, senza vento in poppa. Adesso a far tornare la kermesse di nuoto sotto i riflettori, ci ha pensato la Procura della Corte dei conti del Lazio, che contesta al Comitato Roma 2009 per i Mondiali di nuoto un danno erariale da 1,8 milioni di euro. Tra i destinatari dell'invito a dedurre emesso il 2 marzo scorso dal pm Guido Patti ci sono i... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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