Nube tossica, a Pomezia altri quattro siti a rischio
Nel centro abitato depositi di rifiuti grandi quanto la "Eco X". Ma le aziende si difendono: "Noi qui da prima che costruissero i palazzi"
"Pomezia è una pentola a pressione pronta a esplodere. Ciò che è successo alla Eco X è il risultato di appelli inascoltati. A rischio, solo nel comune di Pomezia, ci sono almeno altri quattro impianti in pieno centro abitato". L'allarme di Luigi Lupo, consigliere comunale di opposizione, non è il solito monito a scoppio ritardato. Documenti alla mano dimostra, non senza rabbia, che solo otto giorni prima dell'incendio nello stabilimento che lavorava rifiuti speciali, era stata richiesta - da lui e altri colleghi - la convocazione urgente di un consiglio comunale per proporre la modifica del regolamento edilizio di Pomezia. "In questa città il polo industriale convive incredibilmente con la realtà residenziale - spiega Lupo - Ci sono siti che lavorano rifiuti e imballaggi in misura maggiore rispetto alla Eco X che, in mezzo a case, chiese e negozi, potrebbero provocare danni ancora più gravi se scoppiasse un incendio. Mi riferisco in particolare alla... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI