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Parla il sindaco di Pomezia Fucci: "Mani ignote dietro l'incendio"

Il sindaco di Pomezia Fabio Fucci

Silvia Mancinelli
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«Il settore dei rifiuti è sempre a rischio e nelle mani sbagliate questo rischio si amplifica e può dare luogo a fenomeni tanto dannosi come quello che vive chi abita nella terra dei fuochi. E qui sembra quasi di vedere scene da terra dei fuochi». Il primo cittadino di Pomezia, Fabio Fucci, lascia a casa i giri di parole e va dritto al sodo: «L'immondizia non si incendia da sola». Sindaco, sul blog di Beppe Grillo si parla di «guerra dei rifiuti». Quella che, tra giugno e agosto 2015, bruciò 26 impianti di riciclo, compostaggio e trattamento meccanico dell' immondizia in tutta Italia. Pensa ci possa essere un collegamento con quest'ultimo incendio? «Non è casuale. Non credo nell'autocombustione, è un fenomeno talmente raro che ce lo lascia come ipotesi residuale. L'entità di questi roghi (anche numerica) ci dimostra che ci sono una serie di pratiche criminose che orbitano intorno alla gestione degli impianti e ciò significa che autorità inquirenti e forze di polizia devono monitorare costantemente questi impianti». Intanto il fuoco continua a bruciare. Ci sono novità? «Le operazioni sono complesse e vanno avanti anche in queste ore (ieri, ndr): i cumuli vanno separati meccanicamente, l'attività si sta intensificando con l' obbiettivo di abbassare la temperatura all'interno e le emissioni di fumo. Separando i cumuli e raffreddando con acqua... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE L'INTERVISTA CLICCA QUI

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