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25 aprile, cortei separati e polemiche a Roma

Davide Di Santo
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Un'altra Festa della Liberazione divisa oggi a Roma. Nonostante gli appelli del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e L'Anpi - Associazione nazionale partigiani - e la Comunità ebraica ricordano il 72esimo anniversario della liberazione dal nazifascismo in luoghi diversi della città. La giornata è iniziata con il ricordo istituzionale al Vittoriano del presidente della Repubblica Mattarella e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, e la sindaca Virginia Raggi che si dividerà tra i due cortei. Come detto al corteo promosso dall'Anpi, che come da tradizione terminerà a Porta San Paolo, non sarà presente la Comunità ebraica, come già lo scorso anno: motivo della rottura la presenza di associazioni e militanti filo palestinesi.   Il 25 aprile è una festa "di unita' e condivisione di valori che non possiamo ammettere venga tradita da una ricostruzione pariale e impropria della storia", ha detto la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, giunta al Museo della liberazione di via Tasso per la manifestazione della Brigata ebraica. "Non possiamo ammettere - ha aggiunto - che venga rivista nei suoi valori fondamentali e nei principi che oggi vogliamo soltanto ribadire insieme a voi e a chi come noi di questo vuole fare il suo monito per il futuro". Dureghello ha ringraziato i responsabili del Museo, "luogo di tortura, di sofferenza, ma anche di forte resistenza", e ha ribadito: "La memoria è una sola e la rivendichiamo con orgoglio perché siamo fieri di essere non solo ebrei ma in questo giorno soprattutto italiani". È partito con il coro di "Bandiera rossa", in testa i partigiani romani che sorreggono lo striscione con la scritta "I partigiani", il corteo dell'Anpi da piazzale Caduti della Montagnola. Alla manifestazione  bandiere della pace, di Rifondazione comunista e del nuovo Partito comunista - e anche una della ex Unione sovietica - della Fiom, della Fp Cgil e di tanti collettivi degli istituti superiori di Roma. Presenti anche i vessilli palestinesi, tanto contestati dalla Comunità ebraica di Roma che ha deciso anche quest'anno di non partecipare al corteo organizzando una propria manifestazione a via Cesare Balbo, sede storica della Brigata ebraica. "Facciamo questo corteo da tanti anni con grande spirito unitario. L'assenza del Pd? Non è una giornata in cui intendiamo fare polemiche, siamo qua per difendere la pace e la Costituzione, per combattere ogno forma di neofascismo e per chiedere la Medaglia d'Oro alla città di Roma per la Resistenza", ha detto Fabrizio De Santis, presidente dell'Anpi Roma.

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