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Affittopoli, non pagherà nessuno

La Corte dei conti "salva" i primi dirigenti del Campidoglio sulle concessioni. Ma ci sono altri novecento casi simili che rischiano di avere lo stesso esito

Valeria Di Corrado
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La Corte dei conti cambia idea sulla regolarità delle assegnazioni di immobili del Comune di Roma ad associazioni, cooperative, sindacati e partiti politici, affittati per anni a prezzi stracciati. Sono stati assolti dall'accusa di danno erariale i dirigenti comunali chiamati in causa per non aver concluso l'iter amministrativo che avrebbe dovuto trasformare l'assegnazione provvisoria in un valido ed efficace atto di concessione. Nell'ordinanza sindacale del 1997 (n. 3483) è stabilito infatti un termine perentorio di 120 giorni entro il quale verificare i requisiti delle associazioni che chiedono di avere in concessione dal Comune un immobile a un canone agevolato, in virtù della "forte valenza sociale dei servizi offerti alla collettività". In questi 4 mesi l'associazione è chiamata a corrispondere un'indennità d'uso pari al 20% del prezzo di mercato. Scaduto il termine, il bene deve essere riacquisito e locato, a mezzo gara, a prezzi di mercato. Così non è stato, per circa 900 immobili assegnati ad associazioni di dubbia utilità sociale. Con il risultato che, secondo le stime della Procura regionale, negli ultimi 10 anni si è accumulato un danno erariale pari a circa 100 milioni di euro. Poco più di anno fa i giudici contabili avevano condannato l'ex... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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