La Capitale trema, 5000 agenti e no fly zone
Il livello di allerta è massimo a Roma in vista delle celebrazioni per i sessant'anni dei trattati europei. Nella riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa), stamani al Viminale, si è deciso di intensificare tutte le misure di sicurezza e vigilanza in particolare sugli obiettivi ritenuti 'sensibili'. Alla riunione ha partecipato anche un ufficiale di collegamento di Scotland Yard. Sono operativi, da subito dopo l'attacco a Westminster, tutti i contatti tra i servizi italiani e quelli dell'intelligence britannica per capire le possibili ripercussioni dell'attentato di ieri a Londra sui prossimi giorni di Roma. Dell'attacco di ieri e di quelli che lo hanno preceduto, negli ultimi mesi in Europa, ha parlato il ministro dell'Interno, Marco Minniti, intervenendo al Csm: "Nizza, Berlino, Londra: abbiamo un abbassamento della prevedibilità. Sono attacchi compiuti con i mezzi immediatamente disponibili", seguendo "l'indicazione di Al Adnani, che non a caso aveva evocato auto e coltello". "Noi dobbiamo riflettere su una strategia che sia all'altezza di questa minaccia - ha aggiunto il ministro - come affiancare l'attività di intelligence al controllo del territorio. Di fronte all'altissima imprevedibilità ritorna un tema antico, il rapporto tra intelligence e controllo del territorio". L'unico modo per avere "tempi di reazione vicini allo zero", sostiene il ministro, è attraverso il controllo capillare del territorio. È da lì che parte il piano sicurezza della questura, almeno per quanto riguarda i luoghi e le situazioni più a rischio, come il centro di Roma sabato prossimo. Non a caso saranno in cinquemila, tra agenti e militari, impegnati in strada nelle ore in cui, oltre alle celebrazioni, la città sarà teatro di quattro cortei e due sit-in. Su Roma vigerà il divieto di sorvolo aereo, vietati in centro storico camion e furgoni, e quaranta varchi regoleranno l'accesso alle due aree delle celebrazioni: la verde e la blu, che saranno controllate anche con l'aiuto di droni. La zona verde, nella quale non saranno consentite manifestazioni, interesserà via 4 novembre, largo Magnanapoli, via Nazionale, piazza delle Repubblica, per poi ridiscendere fino a via del Corso lungo tutta via del Tritone. L'area, operativa dalle ore 7 del 24 marzo, non sarà interessata da interdizione al traffico veicolare, ma in ciascuno dei 18 varchi di accesso è previsto un presidio di polizia con funzioni di controllo ed identificazione di personaggi di interesse. La zona blu è una sorta di "eurozone" perché racchiude l'area dove avverano le celebrazioni istituzionali, e include tutta piazza Venezia, Piazza dell'Ara Coeli, Piazza San Marco, via Petroselli fino a via delle Tre Pile e si chiude attraverso i Fori Imperiali e piazza Madonna di Loreto. Quest'area, servita da 21 varchi di accesso, sarà presidiata sin dalle prime ore del 24 marzo, mentre, dalle ore 24 dello stesso giorno scatteranno le chiusure al traffico veicolare e pedonale per le bonifiche che avverranno nella notte che precede il vertice.