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Stadio della Roma, Pallotta incontra la Raggi in Campidoglio

Alessandro Austini e Fernando M. Magliaro
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Il volo privato è atterrato oggi a Ciampino. Pallotta è tornato a Roma dopo 6 mesi e ha trovato la solita agenda carica di impegni e aspettative, tra la gara col Lione, il progetto stadio, i rinnovi di contratto e la questione Spalletti. Visti i precedenti, è impensabile che il suo blitz lungo una settimana abbondante possa portare chissà quali soluzioni. Il presidente parlerà con tutti, ma toccherà come sempre alla dirigenza «stanziale» sciogliere i vari nodi nei prossimi mesi. Aspettando le risposte di Spalletti sul rinnovo di contratto che al momento non vuole firmare - e la decisione finale del ds di Monchi avvicinato anche dal Real Madrid - la stretta attualità per la società giallorossa rimane il progetto stadio. Sarà probabilmente domani, ancora da definire se in mattinata o nel pomeriggio, l'incontro fra Pallotta, e la Raggi. Una visita più di cortesia che operativa: non sarà infatti l'impianto di Tor di Valle il tema principale dell'appuntamento col sindaco. Né lato Roma né lato Campidoglio (dove presto passerà anche Lotito per iniziare a parlare dello stadio della Lazio) sono stati completati i passaggi attesi, cioè la stesura della nuova delibera di pubblico interesse da una parte e, dall'altra, il nuovo progetto. Questo nonostante ieri un paio di ingegneri della squadra del costruttore Luca Parnasi siano stati visti all'assessorato comunale all'Urbanistica per un incontro sul progetto insieme all'assessore alla Mobilità, Linda Meleo, e alle due new entry del Comune, il nuovo titolare dell'Urbanistica, Luca Montuori, e il neo direttore generale, Franco Giampaoletti. Riunione tecnica, fanno sapere i proponenti, centrata sulle tematiche urbanistiche e di trasporti con una nuova planimetria. Ma niente nuovi rendering e niente nuovo progetto, almeno fino a quando non ci sarà la delibera di Giunta (se non pure quella di Consiglio). Al momento, perciò, al di là di qualche convenevole su Tor di Valle, è più plausibile che domani Pallotta e la Raggi parlino dell'impegno della società giallorossa sulla città, attraverso il programma Roma Cares, che, , era una parte dell'accordo stretto durante i colloqui dell'ultimo trimestre sfociati nell'accordo della sera del 24 febbraio. Per i tempi della delibera e del progetto l'obiettivo comune è quello di presentare qualcosa in Regione prima di fine mese in modo da poter richiedere nuovamente, e questa volta ottenere, una sospensione della Conferenza di Servizi utile a completare questi passaggi in modo definitivo senza dover ricominciare tutto da capo. Rimangono, quindi, solo due settimane: se entro il 31 marzo non ci sarà un qualche tipo di atto che consenta di allungare i tempi, il 5 aprile i lavori verranno chiusi con un nulla di fatto o, più plausibilmente, una bocciatura del progetto basato sulla delibera Marino: sarebbe come tornare indietro al 21 dicembre 2014. Sarebbe felice di farlo Totti, per ringiovanire e continuare a fare l'unica cosa che gli piace davvero: giocare. Il capitano non ha ancora deciso se smettere a maggio. Pallotta dovrà occuparsi anche di questo. Ma non è detto lo faccia subito. Anzi.

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