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Festa della Befana a piazza Navona, guerra tra Comune e I Municipio

Damiana Verucci
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Neanche il tempo di archiviare la Festa della Befana, che per il terzo anno consecutivo si è chiusa con un nulla di fatto, che la commissione Commercio, presieduta da Andrea Coia, ha riaperto il caso. Questa volta, però, almeno per Coia, il quadro è chiaro: che si chiami fiera e festa piazza Navona è la festa del Natale e di questa dovrà occuparsene da ora in avanti il Comune, e in particolare il Dipartimento Sviluppo Economico, e non più il I Municipio predisponendo il bando che per arrivare nei tempi dovrà essere pronto non più tardi della prossima estate. Tutto stabilito, anzi no. Le intenzioni di Coia vengono bloccate dallo stesso Dipartimento che, attraverso Stefano Fabi, chiarisce: "E' in corso l'iter della delibera 35 del 2006 che regola il commercio su area pubblica e che contiene anche il passaggio di competenze. Ma allo stato attuale, finché il testo non viene approvato in via definitiva, il procedimento è ancora in carico al I Municipio". Dunque non è affatto scontato che ad occuparsi della prossima festa di piazza Navona sarà il Campidoglio visto che l'iter dell'approvazione della delibera potrebbe non concludersi entro i tempi necessari per predisporre il bando. C'è poi un altro nodo da sciogliere, quello del cambio di denominazione da fiera a festa voluta dal Municipio ma, almeno a quanto si apprende, non contenuto nella delibera 35 di iniziativa consiliare. Il tema non è di poco conto. Sul cambio di dicitura si è consumato lo scorso autunno e continua a consumarsi lo scontro operatori/I Municipio perché se la fiera dovesse diventare festa verrebbe meno il principio di anzianità che oggi ha assicurato agli operatori storici sulla piazza di essere gli unici, da sempre, a spartirsi i banchi, aprendo in realtà a chiunque voglia partecipare se in possesso dei requisiti richiesti. Intanto gli stessi operatori tornano a chiedere garanzie, dice Mario Tredicine, "per il lavoro di tutti e 115 operatori storici e se non entrano tutti a piazza Navona (l'ipotesi in discussione è tornare a 72 banchi sulla piazza, ndr) dovete trovare un altro posto". Del resto, aggiunge Alfiero Tredicine, "bisogna mantenere la tradizione e l'anzianità, la festa della Befana non si può snaturare". A buon intenditore poche parole; di certo è solo l'inizio di quella che già si preannuncia un'altra dura battaglia.

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