CAMPIDOGLIO
Raggi dimessa dall'ospedale: "Sta bene". Il sindaco al vertice sullo stadio della Roma
ll malore di Virginia Raggi compatta il MoVimento 5 Stelle e divide l'opinione pubblica. Da Goldrake nella versione cantata in Jeeg Robot al "restate umani" di Vittorio Arrigoni, i Cinquestelle sfoderano citazioni e coniano l'hashtag #ForzaVirginia che corre sulla rete. Sono le 10 del mattino, il Campidoglio rettifica l'agenda della sindaca e pubblica la notizia che Raggi "non parteciperà alla conferenza stampa" per la firma dell'accordo con Assobioplastiche prevista in mattinata. In pochi minuti si diffonde la notizia che la prima cittadina è in ospedale, ma lo staff della comunicazione non lo conferma fino a qualche attimo prima delle 11. Il malore e il ricovero della sindaca "Ricoverata al San Filippo Neri per un controllo dopo un lieve malore", recita la nota non ufficiale. Seguono ore di dubbi fino al bollettino medico dell'una e mezzo che in realtà dice poco sul tipo di malessere accusato dalla sindaca e specifica solamente che "non sono state riscontrate alterazioni significative". A uso della stampa e per evitare eventuali polemiche, si precisa che Raggi è arrivata verso le nove del mattino in pronto soccorso "con i propri mezzi" e non in autoambulanza. Il vertice sullo stadio, i rinvii e l'incognita sull'incontro Per ore resta l'incognita sull'incontro con l'As Roma sullo stadio che slitta dalle 16 alle 17, poi alle 19 perché, si diffonde la voce, che voglia parteciparvi anche la sindaca. E con il vertice si posticipa anche il sit-in di protesta dei supporter giallorossi favorevoli all'arena di Tor di Valle. Fin dal mattino sulla pagina Facebook a sostegno del club, i tifosi accusano Raggi di "mal di stadio" e di aver manifestato un'indisposizione "a orologeria". Sono appena scoccate le sette di sera che Raggi twitta: "Ho lasciato l'ospedale. Sto bene! Grazie a tutti per l'affetto. Ora sono in Campidoglio a lavorare per la città", con tanto di foto. Il sostegno alla sindaca #ForzaVirginia Sui social intanto l'hashtag "ForzaVirginia" batte quello di "Famolostadio" in una sfida dove l'ultima parola spetta al Campidoglio. Attorno alla sindaca si stringe tutto il MoVimento. Si mobilita in primis Beppe Grillo che twitta: "ForzaVirginia! Sei una roccia! Io e tutto il MoVimento 5 Stelle ti siamo vicini". Con lui anche Luigi Di Maio e l'ala ortodossa espressa da Roberto Fico. Persino l'avversaria di sempre, Roberta Lombardi, scrive: "Forza Virginia, rimettiti presto. Ti siamo vicini". Concetto ribadito da Paolo Ferrara, capogruppo Cinquestelle in Consiglio comunale, che assicura: "la tua squadra è con te". Daniele Frongia, braccio destro di Raggi e assessore allo Sport, cita addirittura la sigla di Goldrake: "Virginia distruggi il male e va'". "Siamo tutti con te", assicura uno dei due responsabili degli enti locali per il M5S, Riccardo Fraccaro, che, insieme ad Alfonso Bonafede, sta affiancando Raggi negli ultimi mesi. Lo stesso Bonafede è entrato in Campidoglio verso le 15. Alla prima cittadina arrivano poi gli auguri di pronta guarigione dal gruppo Pd capitolino e da diversi parlamentari del Partito democratico, primo fra tutti il senatore Stefano Esposito, tra i suoi più aspri critici. Lo stesso governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, si dice "contento che Virginia Raggi stia bene". E auguri di pronta guarigione arrivano anche attraverso una nota ufficiale dal segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Ma tra i Cinquestelle la solidarietà alla sindaca si trasforma ben presto in un attacco alla stampa. Il marito: "Troppo stress, troppo magra" "Virginia sta bene, tra poco sarà dimessa", aveva detto Andrea Severini, ex marito della Raggi, uscendo dall'ospedale. A chi gli chiedeva se il malore è stato causato dallo stress legato al suo incarico in Campidoglio, aveva replicato: "Sicuramente non è una vita facile, è un po' magra, dovrebbe mangiare di più". Quanto alla presenza della Raggi all'incontro di oggi in programma in Campidoglio tra il Comune e l'As Roma sullo stadio di proprietà del club, Severini aveva risposto: "Penso di sì'". Il sit-in dei tifosi E proprio mentre erano iniziati ad arrivare in piazza del Campidoglio i primi tifosi della Roma, auto-organizzati per sostenere le ragioni dello stadio di proprietà del club giallorosso durante il nuovo vertice sul tema tra le parti, è arrivato l'annuncio che l'inizio della riunione era slittato di qualche ora, proprio per permettere anche alla sindaca di partecipare una volta uscita dal San Filippo Neri. "Sì allo stadio. Basta melina" campeggiava su uno striscione srotolato dai tifosi in piazza del Campidoglio. Poi è partito il coro "Virginia famo 'sto stadio".