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Stadio della Roma, una scossetta e l'ippodromo viene giù

Inutile il veto della Soprintendenza sulla pensilina "a sbalzo" dell' ex galoppatoio. Per le norme antisismiche la struttura non sta in piedi. E c'è il giallo del collaudo

Matteo Vincenzoni
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C'è un rischio ben più vincolante che incombe sull' ex Ippodromo di Tor di Valle, al posto del quale dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma. Più "condizionante" del veto chela Soprintendenza sta predisponendo in extremis per tentare di salvare la struttura, ormai vecchia di quasi sessanta anni. Un terremoto. Proprio così, un sisma di «forte intensità» che potrebbe causare danni irreparabili all'«edificio audacissimo con lo sbalzo maggiore mai realizzato in un' opera di cemento armato», così come lo ha definito la stessa sovrintendente Margherita Eich berg, firmataria della proposta di vincolo che ha bloccato per altri 120 giorni il sogno giallorosso. L' area di Tor di Valle fa parte del territorio del IX Municipio della Capitale (ex XII), a sua volta ricadente nella «zona sismica 2B», individuata... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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