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Sequestrato il teatro dell'Orologio, l'appello degli artisti: "Aiutateci"

Silvia Sfregola
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Sigilli al Teatro dell'Orologio. Il sequestro è avvenuto ieri sera quando il personale della Divisione amministrativa della Questura di Roma e i vigili del fuoco, dopo le verifiche degli spazi della struttura di via dei Filippini 17, hanno deciso di apporre i sigilli allo storico multisala del centro di Roma. "Sono venuti in otto, appartenenti alla Polizia, ai Vigili del fuoco, all'Ispettorato del lavoro - si legge in un post pubblicato sul profilo Facebook del teatro - Non c'era niente fuori posto, o sono 37 anni che siamo fuori posto. Hanno voluto controllare tutto. Era tutto in ordine, tranne ciò su cui non siamo mai stati apposto: l'uscita di sicurezza. Ormai lo sanno anche a Bucarest: il Teatro dell'Orologio non ha l'uscita di sicurezza. Noi ci abbiamo provato, con uno sforzo economico e di energie non indifferenti, siamo arrivati a tre metri dall'aprire quell'uscita, ma poi abbiamo trovato la Storia e ci siamo dovuti fermare. Abbiamo cercato, credeteci, in ogni modo, di aprire un varco, un dialogo. Pensavamo di esserci riusciti, qualcosa si stava muovendo. E ora, questo". Poi l'appello degli organizzatori: "Siamo tristi e incazzati perché, in questo momento, non sappiamo come tutelare artisti e spettatori (soci, ovviamente) che ogni sera, con passione e caparbietà, continuano ad animare il nostro spazio. Cerchiamo una risposta da parte di tutta la città: cosa dobbiamo fare? Cerchiamo una risposta da parte di tutte le forze politiche: crediamo di essere un bene, un'istituzione culturale. Se non è così, ditecelo: non ha senso continuare a farci del male. Vorremmo una risposta a una domanda, la vorremmo ora: perché?".

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