M5s, è giallo sulla terza polizza intestata da Romeo alla Raggi
Un'altra assicurazione sulla vita accesa dall'ex capo segreteria dopo l'avviso di garanzia alla sindaca. Mistero su una cassetta di sicurezza svuotata subito dopo l'arresto di Raffaele Marra
Si infittisce il mistero sui rapporti all'interno del "cerchio magico", che ormai ha preso la forma di un triangolo. È spuntata una terza polizza da 8 mila euro intestata a Virginia Raggi da Salvatore Romeo, all'indomani della convocazione della sindaca in Procura, e si è appreso che tre giorni dopo l'arresto di Raffaele Marra, una cassetta di sicurezza intestata a Romeo è stata inspiegabilmente svuotata. A dare notizia oggi sono i quotidiani La Repubblica e Corriere della Sera. A gennaio del 2016, sei mesi prima che la Raggi fosse eletta, Romeo aveva stipulato due polizze, una da 30 mila euro e un'altra da 3 mila euro, intestandole proprio a Virginia. Su una delle causali era riportato la dicitura "relazione sentimentale". I pm che indagano sulle nomine fatte dal sindaco, nell'interrogatorio dello scorso 2 febbraio, le hanno chiesto lumi su queste due polizze, ma la Raggi ha risposto di non saperne nulla e lo stesso Romeo, sentito dai magistrati alcuni giorni dopo, aveva precisato di non averla avvisata di questo "regalo". In effetti, tecnicamente, è possibile che il beneficiario resti all'oscuro, visto che non è necessario firmare o presentare un proprio documento. La Procura non ha ipotizzato nessun reato su questo aspetto, considerato che il beneficiario (ossia la Raggi), per riscuotere le somme avrebbe dovuto attendere la morte del soggetto che ha stipulato le polizze (ossia Romeo). Già così, quindi, questa vicenda aveva lasciato trasparire parecchie stranezze. Il giallo della terza polizza Ora però il giallo si infittisce. Il 26 gennaio, il giorno dopo che si è appreso della convocazione della sindaca dai pm per essere ascoltata in merito alla nomina di Renato Marra (fratello di Raffaele) a capo del dipartimento Turismo del Campidoglio, vicenda per la quale il primo cittadino è accusato di abuso d'ufficio e falso, Romeo accende un'altra polizza intestandola alla Raggi, del valore di 8 mila euro. (In totale quindi le assicurazioni accese "per motivi sentimentali e a sua insaputa" diventano tre del valore complessivo di 41 mila euro). L'8 febbraio i magistrati che interrogano Romeo per la vicenda che lo vede indagato per abuso d'ufficio in concorso con la sindaca, in relazione alla stessa nomina a capo della segreteria del sindaco, gli chiedono spiegazioni anche sul perché sia stata stipulata la terza polizza, indicando ancora come beneficiaria la Raggi. Il mistero della cassaforte svuotata Per alimentare ancora di più il mistero su questo "triangolo magico", gli inquirenti hanno scoperto che la mattina del 19 dicembre, il primo lunedì dopo l'arresto di Raffaele Marra (avvenuto venerdì 16 dicembre) con l'accusa di corruzione per la compravendita di un appartamento pagato anche con i soldi del costruttore Sergio Scarpellini, viene aperta e svuotata del suo contenuto di una cassetta di sicurezza che aveva Salvatore Romeo presso una banca. Cosa ci fosse dentro, lo dovranno chiarire gli investigatori. La sindaca: "Io estranea, avvocati a lavoro" Stamattina, entrando in Campidoglio, a chi le chiedeva se si sentisse "incastrata" da Romeo o se avesse intenzione di querelarlo, la Raggi ha risposto: "Stiamo lavorando con gli avvocati per capire cosa fare. Chiaramente sono io la prima a voler capire cosa sta succedendo. È una vicenda che mi vede del tutto estranea". Poi qualche ora più tardi arriva un commento più fermo: "È inaccettabile. Ne prendo totalmente le distanze" ribadisce annunciando che presenterà un esposto in procura. La vicenda della cassetta di sicurezza invece non riguarda direttamente la sindaca, ma crea comunque un nuovo piccolo giallo attorno al suo ex braccio destro, Salvatore Romeo: non è dato sapere per quale motivo l'ex capo della segreteria politica della Raggi avesse intestato a sé, una cassaforte che faceva utilizzare ad altri: era la misteriosa amica, a suo dire, ad averne le chiavi, e solo lei ne conosceva il contenuto.