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Mafia Capitale, archiviazione per Alemanno e Zingaretti

CENSIS, ALEMANNO: IMPLEMENTARE POLITICHE FAMILIARI E RETI ASSISTENZA - FOTO 1

Katia Perrini
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Sono 113 le archiviazioni recepite dal gip, dopo la richiesta arrivata dalla procura, nell'ambito dell'inchiesta Mafia Capitale. Si tratta di politici, imprenditori e personaggi già noti alle cronache giudiziarie finiti nell'indagine spesso a seguito delle dichiarazioni di alcuni degli imputati. In molte delle posizioni il gip motiva l'archiviazione scrivendo di «elementi inidonei a sostenere l'accusa in giudizio». L'archiviazione era stata chiesta, tra gli altri, per il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dopo un'indagine per i reati di corruzione e turbativa d'asta partita da alcune dichiarazioni di Buzzi sulle quali i pm non avevano trovato riscontri. Archiviata anche la posizione dell'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno dalle accuse di associazione di stampo mafioso, mentre è ancora in corso il processo per corruzione e finanziamento illecito. Ottiene l'archiviazione anche l'ex capo di Gabinetto di Zingaretti, Maurizio Venafro (indagato per corruzione), la ex presidente del primo municipio della capitale, Sabrina Alfonsi (indagata per concorso in corruzione), l'ex consigliere comunale della lista Marchini, Alessandro Onorato (concorso in corruzione), Vincenzo Piso, ex Popolo della Libertà ed attualmente iscritto al gruppo Misto, indagato per finanziamento illecito; Daniele Leodori, presidente del Consiglio Regionale (turbativa d'asta); Alessandro Cochi, ex delegato allo sport della giunta Alemanno (turbativa d'asta), e Riccardo Mancini e Antonio Lucarelli stretti collaboratori dell'ex sindaco di Roma, entrambi indagati per associazione mafiosa. La gip Flavia Costantini ha respinto la richiesta di archiviazione solo per tre delle 116 richieste arrivate dai pm titolari dell'indagine: l'imprenditore Salvatore Forlenza, l'ex consigliere comunale (lista civica Marino sindaco) Luca Giansanti, e Alfredo Ferrari ex presidente della commissione bilancio del Comune (Pd). Nell'elenco delle posizioni archiviate figurano anche i nomi degli imprenditori Luca Parnasi (corruzione) e Gennaro Mokbel (riciclaggio), e di Ernesto Diotallevi, in passato coinvolto in indagini sulla Banda della Magliana. Archiviazione anche per gli avvocati penalisti Paolo Dell'Anno, Domenico Leto e Michelangelo Curti, finiti nel registro degli indagati per associazione mafiosa. Le archiviazioni hanno riguardato anche per alcune fattispecie di reato persone imputate e tuttora sotto processo, come Massimo Carminati e Salvatore Buzzi.

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