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Roma invasa da manifesti contro Papa Bergoglio, spunta l'ipotesi conservatori

I manifesti affissi a Roma contro Papa Francesco

Silvia Sfregola
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"A Francè, ha commissariato Congregazioni, rimosso sacerdoti, decapitato l'Ordine di Malta e i francescani dell'Immacolata, ingnorato cardinali... Ma 'ndo sta la tua misericordia". Questa mattina Roma si è svegliata così: con affissioni abusive sui muri di diverse zone in cui apertamente qualcuno contesta l'operato di Papa Francesco. Decine sono i manifesti anonimi in cui, la frase in romanesco accompagna una fotografia del Papa con un'espressione rabbuiata. Sugli autori la polizia di Roma ha aperto un'indagine e sta passando al vaglio le immagini delle telecamere di sicurezza nei pressi delle affissioni. Intanto i manifesti, in parte strappati dai passanti, sono stati coperti dai vigili urbani con gli avvisi di "affissione abusiva". Se anche le accuse non portano la firma, la frangia conservatrice tra le mura leonine si sta facendo sempre più rumorosa. Prima con la lettera dei tredici cardinali che contestavano il metodo utilizzato nel Sinodo, a loro giudizio "configurate per facilitare dei risultati predeterminati su importanti questioni controverse", e riguardo all'Instrumentum laboris, ritenuto inadeguato come "testo guida e fondamento di un documento finale". Poi con quella dei quattro cardinali sui dubbi nell'interpretazione (i "dubia") di Amoris Laetitia, l'esortazione post-sinodale, alla quale non è stata data risposta. Sull'intricata questione che coinvolge i Cavalieri di Malta (il cui cardinale patrono è il Raymond Leo Burke, uno dei firmatari della lettera dei dubia) proprio oggi è arrivata la nomina del delegato pontificio che seguirà l'elezione del nuovo gran Maestro, dopo le dimissioni di frà Matthew Festing che papa francesco ha chiesto nei giorni scorsi. L'ordine si era rifiutato di collaborare con una commissione d'inchiesta inviata dal Vaticano per far luce sull'allontanamento del Gran Cancelliere, Albrecht Boeselager, legato a una missione non autorizzata in Myanmar in cui si distribuivano dei preservativi, quando Boeselager era responsabile delle missioni all'estero. Il delegato del Papa è monsignor Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato. Lavorerà in stretta collaborazione con Frà Ludwig Hoffmann von Rumerstein, luogotenente interinale, "per il maggior bene dell'Ordine e la riconciliazione tra tutte le sue componenti, religiose e laicali", scrive il Papa. Becciu aiuterà l'ordine ad aggiornare la sua Costituzione.

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