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Raggi indagata, nel mirino della Procura chat e messaggi della sindaca

Il sindaco Virginia Raggi

Silvia Sfregola
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Sono quattro i messaggi di chat, finiti nel fascicolo dell'inchiesta a carico di Virginia Raggi in cui si parla della nomina a capo del dipartimento Turismo del Comune di Roma di Renato Marra. Ma nelle carte ci sono anche una serie di messaggi, giudicati penalmente irrilevanti da chi indaga, ma che tanto raccontano della sindaca di Roma: sue opinioni sul lavoro quotidiano, e di natura politica, ma anche i timori legati all'importante ruolo ricoperto, rispetto al quale la sindaca si sente sotto esame, come se in troppi, scrive, aspettassero un suo errore per mettere fine alla prima giunta capitolina M5s. Dai messaggi emerge la stima verso chi vede dalla sua parte, il rapporto stretto con Beppe Grillo, e le critiche nei confronti di chi, come Roberta Lombardi, ha attaccato alcune scelte della prima cittadina, a cominciare dalla strettissima collaborazione con Raffaele Marra. Per quanto riguarda l'ex capo del personale del Comune, dalla stessa chat emerge come Raggi lo considerasse un punto di riferimento in tema di macchina amministrativa grazie ai tanti anni di lavoro in Regione prima e in Campidoglio poi. Raggi è indagata per abuso di ufficio e falso in atto pubblico nell'ambito dell'inchiesta sulla nomina del fratello di Raffaele Marra, Renato, alla direzione del dipartimento Turismo del Campidoglio. L'indagine sulla sindaca che sarà interrogata dai pm lunedì prossimo, è scaturita dall'acquisizione da parte della procura del parere con cui l'Autorità nazionale anticorruzione aveva evidenziato un conflitto di interessi nella stessa nomina.

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