IL TESORO DELL'AZIENDA AGLI OKKUPANTI
L'archivio storico Atac in mano ai centri sociali
I faldoni top secret sulla bigliettazione elettronica lasciati alla mercé dei vandali. Ben 130 pulmini elettrici attrezzati per i disabili rimasti a marcire in un capannone. E ancora: sedie e arredi d’ufficio nuovi di zecca e, probabilmente, gran parte dell’archivio storico su carta di Atac in un altro stanzone coperto da tendoni in plexiglass. Un vero e proprio tesoro abbandonato quello del deposito Atac di Valco San Paolo, che in queste ore verrà messo a disposizione di una trentina di militanti del centro sociale Alexis, trasferiti su iniziativa dell’assessore "rosso" Paolo Berdini dopo lo sgombero dei locali di via Ostiense ordinato dall’autorità giudiziaria. Uno scandalo nello scandalo: consentire l’accesso a estranei - tra l’altro legati a frange politiche ben precise - a un archivio negato ai cittadini comuni, un luogo dove si consuma il semi-abbandono di mezzi pagati a caro prezzo e di documenti con dati sensibili. Noi de Il Tempo siamo riusciti a entrare in una parte del deposito per capire a cosa avranno accesso gli occupanti che verranno trasferiti nei locali di proprietà della società capitolina dei trasporti. BUS DISABILI A saltare subito agli occhi, ovviamente, i pulmini per disabili abbandonati. Ne contiamo un centinaio, ma ce ne sono altri parcheggiati in un secondo spazio. Sono i 130 Fiat Scudo e Doblò acquistati nel 2012 e mai utilizzati, pagati ben 4 milioni di euro. Le vetture dovevano servire alla ex Trambus per gestire il trasporto delle persone disabili. Parliamo di utenti tetra o paraplegici, oppure con cecità totale o parziale, che hanno bisogno di essere accompagnati sul posto di lavoro oppure a svolgere le cure sanitarie giornaliere. Un servizio che il Comune di Roma sottrae ad Atac nel 2012, quando la flotta ha iniziato a ridursi a causa dell’impossibilità di sostituire le batterie, in virtù di un contenzioso fra la società capitolina e la ditta che doveva occuparsi della manutenzione - una vicenda analoga a quella dei 60 minibus fermi al deposito di Trastevere - Quelli che troviamo nel deposito sono mezzi rovinati e "cannibalizzati", a cui sono stati sottratti pezzi meccanici per aggiustare altre vetture in assenza di pezzi di ricambio. BIGLIETTAZIONE Non solo vetture da rottamare. Valco San Paolo è un enorme archivio storico per la società capitolina. E in bella vista, proprio di fianco ai pulmini inutilizzati, ci sono decine e decine di scatoloni contenenti documenti e dati che attraggono la nostra attenzione. C’è scritto: «Archivio bigliettazione elettronica», con il riferimento segnato a penna al dirigente dell’area commerciale, il quale si occupa di questo settore da prima della maxi-fusione fra Atac, Metro e Trambus del 2010. Sarà facile ricordare come la bigliettazione elettronica dell’azienda capitolina sia finita pochi anni fa al centro di inchieste giornalistiche e penali riguardo la possibilità che possano essere stati emessi biglietti falsi; è evidente, dunque, che per i documenti relativi a questo settore necessitino di una conservazione molto più puntuale rispetto a quella trovata nel deposito di via della Collina Volpi. IL TRASLOCO L’assessore all’Urbanistica, Paolo Berdini, ha affermato martedì che si sarebbe fatto "custode giudiziario" del deposito. Ma non risolve il problema. Ieri pomeriggio gli occupanti del centro sociale Alexis avrebbero già iniziato il "trasloco" negli uffici adiacenti al deposito. Quali sono i requisiti di abitabilità? Difficile dirlo, fatto sta che fra finestre rotte e locali fatiscenti, è facile anche notare tettoie in eternit.