LA BIMBA RICOVERATA AL BAMBINO GESÙ
Antidepressivi nel biberon della figlia di tre anni, arrestata la madre a Roma
Avrebbe tentato di uccidere la figlia di 3 anni versandole delle benzodiazepine nel biberon. Con questa accusa una donna di 29 anni è stata arrestata per tentato omicidio dai carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Roma. I fatti si sono verificati all'ospedale Bambino Gesù dove la piccola si trovava per problemi fisici. Qui la mamma avrebbe somministrato alla piccola gli antidepressivi. A fare scattare le indagini, eseguite dai carabinieri di via in Selci, i referti inviati dalla direzione sanitaria dell'ospedale, con i quali, lo scorso dicembre, erano stati segnalati due episodi di arresto cardiorespiratorio, apparentemente ingiustificati, a carico della bambina, tratta in salvo solamente grazie al tempestivo intervento di medici rianimatori. Dagli approfondimenti investigativi è poi emerso che la donna, A.M., avrebbe deliberatamente, e senza alcuna prescrizione medica, somministrato alla figlia, ricoverata presso l'ospedale Bambino Gesù, farmaci contenenti benzodiazepine, in grado di procurare l'arresto cardiorespiratorio della piccola. Il precedente tentativo sarebbe avvenuto mentre la piccola era ricoverata all'ospedale Santo Bono di Napoli. Proprio questo episodio aveva fatto scattare le verifiche dei servizi sociali ed ha portato provvedimento di sospensione della potestà genitoriale notificato poi alla donna nel corso delle indagini dei carabinieri di Roma. Tale notifica ha portato poi a successive conferme nel corso dell'attività di indagini e di intercettazioni. Nonostante questo gli altri due tentativi ai danni della figlia più grande. Le tre bambine (una di tre anni, l'altra nata nel 2015 e l'ultima nel 2016) sono state affidate ai servizi sociali partenopei. La madre sarebbe affetta dalla sindrome di Polle, un disturbo mentale che affligge genitori o tutori (per lo più donne madri) e li spinge ad arrecare un danno al figlio, alla figlia o ad un soggetto incapace o disabile e attirare l'attenzione su di sé. La donna, di Napoli, è stata rintracciata a casa e arrestata dai carabinieri del Nucleo investigativo di Roma, in collaborazione con i colleghi del Comando Provinciale di Napoli. È stata portata in carcere a Pozzuoli con l'accusa di tentato omicidio.