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Termosifoni spenti e ragazzi al gelo L'operazione "scuole calde" di Virginia Raggi è un flop

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Erano stati i presidi, proprio ieri, a sollevare dubbi sull'operazione "scuole calde" lanciata a Roma dalla sindaca Virginia Raggi. E proprio per non incorrere in sorprese, in diversi istituti, erano state inviate circolari con le quali si chiedeva agli alunni di indossare "un abbigliamento adatto al freddo". L'impressione era che la decisione presa dal Campidoglio di accendere i termosifoni 24 ore prima della ripresa delle lezioni dopo la lunga pausa natalizia non fosse sufficiente. "Si tratta di un provvedimento deciso all'ultimo minuto e non concertato", aveva tuonato il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Mario Rusconi. Insomma, un flop annunciato. E infatti sono tantissime le segnalazioni di ragazzi e bambini costretti a seguire le lezioni con addosso il cappotto a causa delle temperature polari presenti in classe. Secondo lo stesso Rusconi "il 20-30% delle scuole ha avuto problemi di riscaldamento". La replica del Campidoglio In una nota il comune si difende: "Su un totale di 1.124 impianti termici nelle scuole di competenza di Roma Capitale, sono stati segnalati 62 malfunzionamenti o mancati avvii. Su circa una ventina di questi malfunzionamenti si è già prontamente intervenuti nella giornata di ieri, domenica 8 gennaio 2017. I restanti si sono verificati nella mattinata odierna e sono in fase di risoluzione". "Nella mattina di sabato 7 gennaio 2017 - sottolinea poi la nota - a seguito di precisa indicazione della Sindaca di Roma Virginia Raggi, al fine di preriscaldare i locali, impedire le rotture delle tubazioni di riscaldamento ed evitare un eccessivo livello di malfunzionamenti all'avvio, è stato ordinato alle imprese manutentrici di procedere all'accensione a regime ridotto a partire dalle ore 18.00 del medesimo giorno, sempre mantenendo la preaccensione totale alle 3.00 del 9 gennaio 2017". Il grande freddo I genitori, furibondi, hanno ovviamente sfogato la propria rabbia sui social network. Al freddo, ad esempio, sono rimasti gli alunni della scuola elementare Diaz, in zona San Giovanni, ma anche quelli della Trento e Trieste di via dei Giubbonari, in pieno centro. Stessa situazione ad Acilia dove, denuncia il consigliere capitolino e vicepresidente della Commissione Scuola di Roma Capitale Ignazio Cozzoli, "all'Istituto Comprensivo Aristide Leonori i riscaldamenti sono stati accesi poco prima delle 8 e le maestre della scuola dell'infanzia hanno invitato i bambini a tenere addosso i cappotti". "Se avessero provato ieri ad accendere i riscaldamenti - gli fa eco Lorenzo Marinone, consigliere del XII Municipio -, sicuramente si sarebbe evitato questa spiacevole sorpresa a tantissimi alunni delle scuole del XII Municipio. È naturale trovare le scuole gelate e i bambini al freddo dopo 20 giorni di festa. L'amministrazione deve sempre effettuare un servizio di prevenzione e controllo; anche in questa occasione si è dimostrata poco attenta e sconfortante". Nel quinto municipio sono invece nove le scuole rimaste senza riscaldamento e in molti casi i bambini sono rientrati a casa. Tra le strutture al freddo, la scuola dell'infanzia di via di Casal Bianco e la scuola media subito accanto, nelle stesse condizioni. Ma anche in zona San Basilio e Torraccia ci sono due scuole al freddo. Il problema, spiegano, riguarda le caldaie. Avrebbero dovuto essere accese ieri, ma in molti questo casi questo non è avvenuto. La causa è stata la mancanza di preavviso che ha reso difficile ai municipi predisporre gli interventi. Anche il consigliere del Pd in IV Municipio, Emiliano Sciascia, denuncia: "La Scuola Nino Manfredi, Case Rosse, continua ad essere una spina nel fianco per l'assessore all'Edilizia Scolastica del Municipio. Mentre la sindaca annuncia l'accensione dei riscaldamenti delle scuole in anticipo rispetto alla riapertura di oggi, alla Nino Manfredi invece pare siano stati accesi solo oggi alle 8. Alcuni genitori stanno riportando i bimbi a casa, in alcune classi sono presenti meno della metà degli alunni". Andrea De Priamo vicepresidente dell'Assemblea Capitolina e consigliere comunale di Fdi-An accende invece i riflettori sulla situazione della scuola dell'infanzia Il Tiglio incantato a Spinaceto (Municipio IX): "La situazione si è presentata drammatica con le aule gelate ed i bimbi intirizziti dal freddo. Si tratta di una vicenda grave sulla quale vogliamo conoscere le responsabilità a cominciare dal sindaco che ha annunciato una misura non messa in essere nella maggior parte dei casi". Disagi pure in tre scuole del II municipio a causa di guasti agli impianti di riscaldamento. Termosifoni spenti nella sede di via Reggio Calabria della scuola Falcone e Borsellino dove si trovano le classi della scuola dell'infanzia e della primaria. "Oggi purtroppo abbiamo avuto un problema con i termosifoni nella sede di via Reggio Calabria - conferma all'Adnkronos la vicepreside, Laura Musto - Nei giorni scorsi sono stati accesi come disposto dal Comune e hanno funzionato regolarmente mentre questa mattina sono andati in blocco. Abbiamo sollecitato il municipio, l'assessore alla scuola del municipio per chiedere l'intervento del dipartimento. Il problema è stato risolto poco fa». Situazione simile nell'asilo Villa Ada ("Ma il problema è stato risolto" spiega l'assessore alla scuola del municipio Emanuele Gisci).

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