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Roma sommersa dai rifiuti Ma i cittadini pagano più di tutti

Siamo la città europea che crea più immondizia e ne ricicla di meno Ogni romano ne produce 603 chili e versa in media 162 euro l'anno

Vincenzo Bisbiglia
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Nonostante l'imminente (anche se lieve) diminuzione della tassa sui rifiuti, Roma resta la capitale europea dove i cittadini pagano di più per la raccolta e lo smaltimento dell'immondizia. I dati elaborati per Il Tempo dall'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori, in fondo parlano chiaro: gli abitanti della città eterna sborsano in media ogni anno ben 162 euro, contro i 120 euro per abitante di Parigi e i 74 euro di Berlino. Una differenza di prezzo notevole, che evidentemente è pesata anche alla produzione dei rifiuti per ogni abitante. Per un romano che affida alla società comunale la bellezza di 603 kg di immondizia l'anno, c'è un parigino che di chilogrammi ne produce appena 430, per non parlare dei berlinesi che riescono a scendere addirittura fino a quota 389 kg. Insomma, questione di inciviltà ma non solo, visto che «i cittadini romani pagano di più per avere una città più sporca rispetto alle maggiori capitali europee», come afferma Primo Mastrantoni, segretario Aduc. RIFIUTI DA RIFIUTI In realtà, i costi sono alti anche perché i rifiuti romani fanno dei giri enormi per essere smaltiti, alla fin fine, fuori dal Lazio o addirittura all'estero. A quanto riporta la relazione del professor Beniamino Bonardi, rappresentante de L'Astrolabio Amici della Terra, a Roma la raccolta differenziata è pari al 42% - dato contestato dall'attuale amministrazione, che lo considera inferiore, ndr – e solo il 10% dell'umido viene trattato nel territorio metropolitano, a Maccarese. Il restante 90% viene inviato in impianti di compostaggio in Italia e in Europa.  VUOI CONTINUARE A LEGGERE? CLICCA QUI

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