Violenza sulle donne, un Muro delle bambole anche a Roma
L'annuncio in Regione durante la proiezione del docufilm realizzato da Jo Squillo per denunciare il femminicidio. In sala 400 studenti del Lazio
Anche Roma, come Milano, avrà il suo "Muro delle Bambole". E il primo artista a realizzare una bambola sarà MAUPAL, Mauro Pallotta, lo street artist noto per il SuperPope di Borgo Pio cancellato dal decoro urbano del Comune di Roma. Ad annunciarlo Michele Baldi, capogruppo della Lista Civica Nicola Zingaretti al Consiglio Regionale del Lazio, che oggi, nella sede della Regione Lazio, ha presentato a 400 studenti di Roma e Provincia, il docufilm Wall of Dolls che racconta proprio la genesi del Muro delle Bambole. L'installazione contro il femminicidio, promossa e voluta a Milano nel 2013 da Jo Squillo, ha avuto grande riscontro di pubblico e coinvolto decine e decine di artisti e designer che hanno firmato le bambole esposte. Baldi, nella giornata contro la violenza alle donne, ha ricordato le principali iniziative della Regione Lazio per contrastare il fenomeno: "1 milione di euro per nuove case rifugio, 600mila euro per promuovere la cultura di genere dedicati a scuole e associazioni, 400mila euro per gli orfani di vittime di femminicidi. Nonostante i costanti tagli noi come Regione continuiamo a investire in un settore così delicato passando dai 500mila euro del 2012 ai complessivi 5 milioni di euro di oggi. Dal 2013 a oggi, solo nel Lazio, i femminicidi sono stati 45. Davanti a questi numeri noi non possiamo far finta di niente ma anzi dobbiamo combattere quotidianamente una battaglia di cultura e amore, amore che non può essere mai possesso né tantomeno violenza". All'evento erano presenti anche Jo Squillo, autrice di Wall of Dolls, le magistrate della Repubblica Italiana Assunta Cocomello e Francesca Passaniti, l'atleta paralimpica Giusy Versace e Simona Izzo che, in riferimento al figlio, ha detto scherzosamente agli studenti: "Ragazzi, è più facile avere una figlia femmina. Noi tra donne ci capiamo. Gli uomini sono un altro mondo rispetto a noi".