IMBARAZZI A 5 STELLE
Il giallo della consulenza di Berdini
Per tre giorni abbiamo inseguito l’assessore grillino all’urbanistica Paolo Berdini (GUARDA IL VIDEO) per chiedergli di risolverci un rompicapo: una sua consulenza per la costruzione di case dello studente al campus universitario di Tor Vergata. Case costruite da una società del Gruppo Caltagirone, holding immobiliare vista ingiustamente come il fumo negli occhi dal popolo dei cinque stelle. Che un ingegnere, professionista stimato come Paolo Berdini, abbia delle collaborazioni nel settore dell’edilizia, è normalissimo. E anche che le abbia con uno dei più grandi e importanti gruppi del settore come quello di Caltagirone. Resta solo il problema, tutto interno al solo partito di Grillo (e simile alla vicenda del lavoro della Raggi presso lo studio Previti): Berdini ha comunicato oppure no a sindaco, direttorio e Grillo, d’aver avuto a che fare, direttamente o indirettamente, comunque legittimamente, con una società orbitante nella holding del costruttore romano? L’interessato (come potete leggere nell’intervista accanto) si dice all’oscuro di tutto, una brochure sembra smentirlo, un tecnico conferma la sua versione, un altro no. Un vero rompicapo. Anno 2007, la Ingenium Real Estate costruisce di 1500 alloggi per studenti a Tor Vergata, celebre per essere il simbolo della Raggi per il «no» a Roma 2024. Il committente è la società Fabrica Immobiliare Sgr, società controllata dal Gruppo Caltagirone insieme a Monte Paschi di Siena. Fra i crediti inseriti a fine progetto spicca il nome di Paolo Berdini, all’epoca professore all’Università di Tor Vergata che lavorò in un team, guidato dal professor Silvano Stucchi, con l’architetto Anna Maria Romano e l’ingegner Annamaria Totaro. Quest’ultima ricorda: «Sì, la consulenza è consistita nel preparare la parte urbanistica relativa alla costruzione delle residenze di Ingenium e il professor Berdini ha coordinato il lavoro». Berdini sostiene di aver lavorato solo al piano urbanistico e alcuni anni prima la realizzazione dell’intervento. Secondo altre fonti, Fabrica Immobiliare fece nel 2007 un investimento in un fondo di responsabilità sociale (Fondo Aristotele) con soci istituzionali per acquisire la casa dello Studente di Tor Vergata. Al momento dell’acquisizione il terreno era dotato della relativa licenza edilizia e tutte le eventuali attività urbanistiche cui Berdini e il pool dell’Università hanno partecipato, sarebbero anteriori all’arrivo di Fabrica. Secondo l’architetto e professore Marco Tamino, però, presidente della Ingenium, la situazione è diversa. «Erano anni che si parlava di questa edificazione delle case dello studente che alla fine veniva sempre rimandata per carenza di fondi. Finalmente, quando sono iniziate le trattative con Fabrica Immobiliare e Inpdap per i finanziamenti, ci muovemmo per avere anche la parte urbanistica. Non ricordo di aver lavorato direttamente con il professor Berdini ma gli accordi fra Università, Fabrica e noi vennero portati avanti e chiusi più o meno nel 2006. Di certo il piano urbanistico sul quale ha lavorato il team di Tor Vergata fu elaborato con noi». Il progetto prevedeva la realizzazione di 1.500 alloggi, per 55 milioni di euro di spesa, dentro il campus con «aree che daranno vita alla città dello sport il cui elemento più significativo sarà il palazzetto dello sport, destinato ad accogliere i mondiali di nuoto dell’estate del 2009». Per Berdini, una consulenza di molto antecedente all’arrivo di Caltagirone o un coordinamento della parte urbanistica del progetto con il gruppo immobiliare romano già interessato all’operazione?