Exodus

Si chiudono le celebrazioni per i 30 anni della comunità

Si chiudono oggi le celebrazioni per il 30° anniversario di Exodus, il movimento fondato nel 1984 da don Antonio Mazzi. Per l'occasione saranno presenti nella Capitale oltre 500 persone, rappresentanti di tutte le case Exodus, che si ritroveranno a S. Maria della Speranza alle 16. Qui verrà celebrata una Messa, presieduta dal card. Maradiaga, amico di Exodus che gestisce una casa in Honduras, nella sua diocesi. Si chiude così un anno che ha visto il movimento impegnato a far conoscere Exodus, presente in Italia con 20 comunità e 10 centri giovanili, case e progetti all'estero, cooperative sociali, centri di prevenzione al servizio delle scuole e delle famiglie. «Abbiamo recuperato gli irrecuperabili senza alzare muri – afferma don Antonio Mazzi, presidente di Exodus – senza moltiplicare le punizioni e senza allungare i già infiniti colloqui con gli psicoterapeuti. Un pallone ha salvato più gente del metadone, due barche, mille chitarre e venti mountain bike hanno rotto il sedere ma aggiustato la testa a centinaia e centinaia di "tossiconi"».