Il beato Alvaro del Portillo nella basilica di S. Eugenio
Circa diecimila persone provenienti da tutto il mondo hanno accolto nel pomeriggio con un fragoroso applauso nella basilica di S. Eugenio, in viale delle Belle Arti a Roma la salma di mons. Alvaro del Portillo, successore di S. Josemaria Escrivà e primo Prelato dell’Opus Dei, proclamato beato sabato scorso a Madrid. Il feretro è stato traslato dalla cripta della vicina chiesa prelatizia, in viale Bruno Buozzi, per essere esposto alla venerazione dei fedeli fino a giovedì 2 ottobre alle 16, quando sarà riportato nella stessa sede centrale dell’Opera. In questi giorni la basilica romana resterà aperta dalle 7.30 alle 21.30 e vi saranno celebrate messe praticamente a ogni ora. Si potrà anche visitare, nel cortile, una mostra sulla vita del nuovo beato e su iniziative sociali promosse in diverse nazioni. Si terrà inoltre una raccolta di fondi per lo sviluppo di tre progetti in Nigeria, Costa d’Avorio e Congo, nati dal desiderio di mons. del Portillo di dare sostegno ai bambini e alle donne di quei luoghi. Il ricavato della raccolta andrà anche a creare un fondo che servirà a finanziare borse di studio per sacerdoti africani che studiano a Roma. A presiedere la cerimonia, semplice e solenne, alla quale hanno assistito anche alcuni cardinali e vescovi, è stato l’attuale Prelato dell’Opus Dei, mons. Javier Echevarrìa, che ha ricordato la figura del suo predecessore invitando tutti a ricorrere all’intercessione di questo «sacerdote e vescovo buono e fedele».