Investito fa causa per i danni, gli pignorano il conto
Ha recitato con Remo Girone, Stefania Rocca e, al suo esordio, quando era giovanissimo, accanto a Silvana Mangano e Alida Valli nell’Edipo Re di Pier Paolo Pasolini. Ma oggi, alla soglia dei 70 anni, Luciano Bartoli, attore di casa nostra, si ritrova solo, ammalato - è in dialisi - e senza un quattrino. «Cornuto e mazziato» dice di sé, perché, racconta, dopo essere stato investito ed aver chiesto i danni, invece del risarcimento, si è ritrovato con il conto corrente pignorato per saldare le spese processuali. Insomma, una bella beffa. Ma lui ci spera ancora in un lieto fine. E per questo racconta la sua storia. «Nel 2002 - inizia - mentre attraversavo le striscie pedonali presso i musei Vaticani, venni investito da una moto condotta da un quasi diciottenne». Il risultato: «Trauma cranico, un piede rotto e ingessatura per 40 giorni». Stop al set. «In quei giorni - ricorda - sarei dovuto partire per la Bulgaria per girare un film con una produzione americana (King Davide) e subito dopo al rientro a Roma avrei dovuto girare un documentario sul Lazio prodotto dalla Ragno di Massimo Andellini. Ma tutto questo saltò. Dalla Assicurazione Arca di Vicenza venni rimborsato del danno biologico, cioè solo i giorni di fermo. Chiesi tramite il mio avvocato il risarcimento danni per il mancato guadagno, 72mila euro». Risultato? «Nei tre successivi giudizi con tutte le coperture, compresa la testimonianza del casting americano S.Rubin e del produttore Massimo Andellini, la corte rifiutò le mie richieste. Subito dopo, sempre la corte, mi chiese le spese processuali che non fui in grado di pagare». Passarono 12 anni prima del verdetto. «Mi sono ammalato, i miei reni hanno collassato e da 8 anni sono in dialisi, percepisco l’invalidità e l’accompagno ed una piccola pensione di vecchiaia, millecento euro. Da dicembre 2013 la corte mi ha pignorato illegalmente il conto corrente postale (per legge l’importo pignorabile è 1/5 della pensione). Da 7 mesi mi è vietato prelevare anche un cent. Sono alla disperazione - conclude Bartoli -. Quello che non è riuscito a procurarmi la dialisi, lo sta facendo un giudice».