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Botte e modelle, il cast di Romanzo Criminale in aula

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Nel processo all'attore Lorenzo Renzi ascoltato anche Montanari, interprete del Libanese

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Dai protagonisti della serie Romanzo Criminale alle avvenenti modelle Keniote. Nel processo a carico di Lorenzo Renzi, noto attore cinematografico ed ex coniuge dell'indossatrice Ogonya Roselyne Lilion Awuor, è stato coinvolto, come testimone, anche Francesco Montanari, interprete del "Libanese" nella nota serie ispirata alla Banda della Magliana. Secondo la procura della repubblica, l'imputato avrebbe maltrattato l'ex convivente «sottoponendola a vessazioni psicofisiche». Per gli inquirenti Lorenzo Renzi, l'attore che interpretò Sergio Buffoni, il personaggio ispirato al criminale Giuseppe Carnovale, «minacciava di morte» la donna, la «percuoteva con schiaffi e calci, facendola vivere in un clima di terrore». Una versione tutta da verificare visto che il processo è ancora in corso. I fatti contestati all'imputato sarebbero iniziati nel 2007. Ogonya Roselyne, modella keniota di trentaquattro anni, aveva iniziato a convivere con Lorenzo Renzi. «Era stata portata in Italia con mille promesse e l'aspettativa di un futuro roseo garantito da un uomo famoso e innamorato - ha affermato l'avvocato che assiste la donna, Cristina Cerrato - Poi le cose sono cambiate». Tra le mura dell'abitazione coniugale infatti, non sarebbero mancate «continue vessazioni psicofisiche», così come vengono definite dalla parte civile. Secondo la denuncia della modella, l'attore le avrebbe più volte rinfacciato di averla portata in Italia, «esternando affermazioni razziali, infliggendole ferite invisibili che miravano a ledere la dignità della mia assistita» continua l'avvocato. Così la vittima si sarebbe rivolta alle forze dell'ordine e alla sede dell'associazione Differenza Donna, dove avrebbe alloggiato per diverso tempo. Nel 2008 i coniugi interrompono la convivenza e decidono dunque di separarsi. Dopo essersi rivolti ad un avvocato iniziano la causa presso il tribunale civile di Roma ma nella sentenza, emessa nel 2009, vengono rigettati i reciproci addebiti formulati. La corte ritiene infatti che le violenze e le relazioni extraconiugali denunciate non siano una causa della crisi in quanto avvenute antecedentemente. Sempre nel 2008, dopo la partenza della donna in Kenia per assistere il padre malato, i due avevano smesso di vedersi e sentirsi. I giudici avevano inoltre sentenziato che, a causa di un tenore di vita basso della coppia, nessun assegno di mantenimento fosse dovuto alla ragazza. La vicenda era successivamente approdata presso il tribunale penale di piazzale Clodio, dove il giudice per le indagini preliminari, Simonetta D'Alessando, aveva rinviato a giudizio l'attore. Ieri, durante il processo, sono state prodotte anche alcune foto hot della donna. «E' un tentativo della difesa - continua il legale della modella - di far apparire la ragazza come una donna di facili costumi». É diversa invece la storia narrata da Francesco Renzi, avvocato difensore di Lorenzo Renzi: «Il materiale depositato serve per dimostrare il clima di tensione presente nella coppia. Il capo d'imputazione generico e l'assenza dell'abitualità nelle condotte del mio assistito mi rendono ottimista. Gli stessi fatti - conclude l'avvocato - sono passati al vaglio di un giudice, in sede civile. Non è stato riscontrato alcun addebito alle condotte del mio assistito».

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