Lo sciopero dei trasporti paralizza la Capitale
Lo smog supera i limiti di guardia per 5 giorni di seguito, possibili targhe alterne a partire da domani
E' una giornata da dimenticare per i pendolari nella Capitale, la cui mobilità è messa a repentaglio da una serie di fattori chiave che stanno incidendo sul traffico e sugli spostamenti. Il primo è certamente rappresentato dallo sciopero dei mezzi di trasporto pubblico, dalle 8,30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio, che ha portato alla chiusura di metropolitane e ferrovie urbane e alla sospensione di numerose linee bus (leggi la notizia). C'è poi il blocco ecologico della circolazione che, dalle 7,30 alle 20,30 impedisce l'ingresso nella "fascia verde" ai veicoli più inquinanti (benzina fino a Euro 1, diesel Euro 1 ed Euro 2, ciclomotori e motoveicoli Euro 1). Traffico in tilt e disagi per i cittadini anche in molte altre città italiane per lo sciopero di 24 ore indetto dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Ugl e Faisa Cisal contro il mancato rinnovo del contratto. Bus e metropolitane si sono fermati, il pericolo caos è stato puntualmente confermato (qui la news). I sindacati spiegano che "nella riunione al Ministero dei Trasporti, alla presenza del ministro Maurizio Lupi e del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sulle problematiche legate al rinnovo del contratto, le associazioni datoriali Asstra e Anav hanno confermato che l'attuale quadro di finanziamento del settore rende possibile il rinnovo contrattuale solo a condizione che esso risulti integralmente autofinanziato". Per le organizzazioni sindacali "questa posizione datoriale ha impedito qualsiasi possibile sviluppo immediato e concreto del confronto per la ripresa del quale la delegazione governativa ha comunque confermato il proprio impegno ipotizzando un nuovo incontro per fine mese, a valle di ulteriori verifiche interne al Governo". Rischio targhe alterne. E nel caso l'evoluzione dell'inquinamento atmosferico confermasse il persistere della criticità in atto - ha inoltre annunciato il Campidoglio - si potrebbe ritenere necessaria l'adozione del provvedimento di limitazione della circolazione a "targhe alterne", che sarà eventualmente disposto a partire da domani. Quanto alla circolazione dei veicoli, non si sono registrati mega-ingorghi ma il traffico è comunque intenso con criticità in alcune zone: in particolare sull'Olimpica, dove si formano code per la chiusura di parte della carreggiata nel tratto tra Tor di Quinto e la galleria Giovanni XXIII (a causa delle frane causate dal maltempo nelle scorse settimane), e nella zona del Vaticano, dove fino alle 14 si prevedono ripercussioni sulla viabilita' per il deflusso dei partecipanti all'udienza generale di Papa Francesco. Via della Conciliazione è temporaneamente chiusa e sono possibili rallentamenti tra largo Giovanni XXIII e piazza Pio XII. Metropolitana nel caos. Ormai è un appuntamento fisso: ogni sciopero dei mezzi getta la Capitale nel caos. Ferme le scale mobili e gli ascensori di diverse stazioni della Metro A, in particolare Cornelia, Cipro, Barberini, Repubblica, Termini, Subaugusta. "Si ricorda che, come previsto dalla legge - spiega l'Agenzia della Mobilità - in caso di mancato presidio da parte degli operatori gli impianti devono essere spenti". E nel frattempo in mattinata i pendolari si lamentano: "Dopo un viaggio da carro bestiame al momento di salire in superficie io, e con me altre decine di persone, ci siamo resi conto che le scale mobili erano ferme". Fra i più in difficoltà spiccano gli anziani: "una vecchina con le stampelle è dovuta restare giù, un altro si è sentito male - racconta un ragazzo alla fermata Barberini -. Non c'era nessuno a dare assistenza, ho chiamato carabinieri e 118". Stop ai veicoli Euro 1. Dal primo aprile, e fino al 31 marzo 2015, all'interno dell'anello ferroviario di Roma non potranno più circolare cicli e motocicli a 2, 3 e 4 ruote, con motori Euro 1 a due e quattro tempi. Questa la memoria di giunta approvata questo pomeriggio su proposta dell'assessore all'Ambiente, Estella Marino. "Le nuove norme sono contenute nella memoria di giunta che rinnova i contenuti dell'ordinanza sindacale 243 del 31/10/2013, ad esclusione delle deroghe per i ciclomotori Euro 1 a 2, 3, e 4 ruote dotati di motori a due e quattro tempi. Ora - ha spiegato Estella Marino - si dà mandato agli uffici competenti di predisporre gli atti necessari per l'applicazione delle misure di tipo permanente". Entro il 31 marzo 2014 sarà approvata la nuova ordinanza che recepisce i contenuti della nuova memoria.