Vendeva posti di lavoro alla Farnesina, arrestato per la seconda volta
In manette per truffa aggravata, millantato credito e falso
Per la seconda volta in pochi mesi è caduto nella rete della polizia l'impiegato truffaldino del ministero degli Esteri già arrestato dagli investigatori del Commissariato di Genzano lo scorso dicembre. Questa volta sono stati gli uomini diretti dal dott. Ermanno Baldelli ad incastrare B.L., 60enne romano, con la medesima accusa già mossagli in precedenza: truffa aggravata, millantato credito e falso. Gli investigatori del Commissariato Torpignattara sono partiti da una denuncia presentata da 7 persone nei confronti di un dipendente del MAE, il quale aveva promesso loro un posto di lavoro proprio alla Farnesina in cambio di 1665 euro a testa, somma che lui stesso avrebbe provveduto a versare al ministero. Con una scusa l0uomo si era poi fatto prestare 1000 euro da una delle sue vittime con la promessa, mai mantenuta, di restituirli a breve. Quando la vittima aveva capito di essere stata raggirata, ha sporto denuncia insieme ad altri, caduti nello stesso tranello. Alla nuova richiesta di denaro e di documenti necessari "al completamento della pratica", è scattata la trappola e il truffatore è stato colto con le mani nel sacco, ancora una volta. All'incontro infatti la vittima è andata con tanto di microfono nascosto e di banconote segnate, ritrovate in tasca al malvivente subito dopo lo scambio, avvenuto, ovviamente sotto l'occhio di una telecamera della scientifica.