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Sospesa la protesta al Cie di Ponte Galeria

Cie di Ponte Galeria

I migranti scrivono al Papa. Interrotto anche lo sciopero della fame degli ospiti che avevano le bocche cucite. Domani sit-in davanti la sede del Pd

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È stata sospesa la protesta degli immigrati al Cie di Ponte Galeria, a Roma. Sia gli ultimi due immigrati che tenevano le bocche cucite e i circa venti che attuavano lo sciopero della fame hanno interrotto la protesta. A darne notizia è Mohammed Nouimy, portavoce degli immigrati. Gli ospiti del Cie hanno scritto una lettera al Papa che è stata consegnata ieri al direttore della Caritas diocesana don Emanuele Giannone. Ieri era arrivata la denuncia di una volontaria dell'associazione “Lasciateci entrare”: «La situazione della struttura del Cie di Ponte Galeria a Roma rispetto ai mesi precedenti registra la presenza di meno migranti, ma le strutture interne sono indegne per ospitare esseri umani». Per domani è intanto attesa una manifestazione contro i Centri di identificazione ed espulsione davanti alla sede nazionale del Pd in via Sant'Andrea delle Fratte, nel centro di Roma. L'iniziativa per chiedere la chiusura dei Cie e dei Centri accoglienza richiedenti asilo (Cara) e per «cancellare la legge Bossi-Fini senza tornare alla Turco-Napolitano» sull'immigrazione è organizzata dai Movimenti per il Diritto all'Abitare - Reti Antirazziste Romane.

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