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Dalla biancheria al Made in Rome

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Tebro un simbolo della Capitale

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Il racconto di Stefanio Pizzolato, parte da lontano, da oltre 1000 metri quadrati di negozio, in via dei Prefetti, e da una passione che si tramanda da tre generazioni. Stefano è diverso dagli altri commercianti che hanno calcato la scena di questa pagina, il suo racconto è legato a Roma a doppio filo. Origini venete nel suo dna e un passato da revisore dei conti, perchè del resto una buona impresa parte dai suoi libri contabili. La Tebro è più di un negozio, è un'azienda vera e propria. 20 dipendenti, un infinita produzione propria, tre punti vendita nella Capitale e una smisurata passione per la biancheria intima e per la casa. Da Tebro oggi si trova di tutto, perchè il mercato in tempi di crisi va aggredito, perchè non ci si deve mai fermare e bisogna cogliere le trasformazioni. Stefano non ha avuto dubbi e oggi non esita a raccontare questo viaggio di successo: «La storia di Tebro è legata alla biancheria dal 1867. Da quando sono arrivato alla guida dell'azienda di famiglia abbiamo avviato un processo di trasformazione importante, non potevamo attendere il futuro, dovevamo andarci incontro, così iniziano le prime avventure». Come la realizzazione di prodotti a marchio Tebro. «All'inizio erano pochi elementi, continua, poi con il passare degli anni abbiamo ampliato la nostra produzione in quasi tutti i settori dell'attività. Un processo spinto dalla mia volontà, ma che è stato possibile solo grazie all'aiuto di mio padre, uno straordinario esperto, in fatto di tessuti, produzioni e stampe. Grazie alle sue competenze abbiamo prodotto il meglio che si poteva trovare sul mercato. Oggi che lui non c'è più, questa tradizione di qualità è stata perseguita con insistenza ed è un nostro marchio imprescindibile». Alla Tebro creano tutto in casa, dai tessuti alle stampe, dai disegni ai calzini. «C'è voluto più di un anno per ottenere un calzino perfetto, il filo doveva essere sottilissimo, l'elastico equilibrato, il calzino resistente. Qualità difficili da mettere insieme. Alla fine abbiamo filato calzini da uomo su macchine da donna, realizzando un piccolo capolavoro». Stefano ammira gli scaffali come se ognuno di quegli oggetti fosse suo figlio, ma non pensa esclusivamente alla sua attività. Perchè Pizzolato è anche il presidente dell'Associazione Negozi Storici di Eccellenza e Roma è il suo punto di riferimento. «Noi dell'associazione siamo convinti che il Made in Rome valga più del Made in Italy, siamo orgogliosi di poter portare questo fregio nel mondo e combattiamo per valorizzare il patrimonio dei negozi storici e della città». Non senza difficoltà, infatti, l'associazione, fa sempre più fatica a trovare referenti. «Pensi che ho incontrato l'assessore al commercio di Firenze, per un gemellaggio tra la nostra associazione e l'equivalente fiorentina, ma non sono stato ancora in grado di parlare con il nuovo assessore al commercio di Roma». Insomma, il capitano della Tebro ne ha di cose da recriminare, ma come spiega: «Noi andiamo avanti lo stesso per la nostra strada, presto lanceremo un'iniziativa all'estero aprendo degli store sotto l'egida dell'associazione, dove porteremo il valore aggiunto del Made in Rome in giro per il mondo. Intanto, mamma Vittoria continua a coccolare clienti, a dare buoni consigli o a preparare un «su misura» perfetto.

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