Civitavecchia: sfiduciato il sindaco Tidei
Sedici consiglieri comunali di Civitavecchia, tutti quelli di opposizione, 4 di Sel ed uno del Pd, hanno protocollato le loro dimissioni facendo decadere il consiglio ed esprimendo la sfiducia nei confronti del sindaco Pietro Tidei che in precedenza aveva rassegnato le sue dimissioni. «Quella di Civitavecchia è una crisi di governo annunciata. L'ormai ex sindaco Tidei ha per troppe volte voltato le spalle al programma di centrosinistra, sottoscritto con le altre forze politiche della maggioranza. Sono mesi che Sel denuncia un atteggiamento poco trasparente e poco collaborativo del sindaco su temi centrali quali il destino del servizio idrico della città, la Italcementi, la riapertura dell'Aia per la centrale Enel, la questione abitativa. Tutti impegni presi in campagna elettorale con i cittadini che non capiscono più quali scelte il sindaco stia facendo. Incomprensibile e inutile quindi da parte di Tidei l'inseguimento a fantasmi che non esistono». Così in una nota Giancarlo Torricelli, coordinatore Sel area metropolitana di Roma. «A rendersi conto della situazione ci sono anche esponenti dello stesso partito democratico, che non hanno esitato a chiedere a Tidei un passo indietro, dopo aver condiviso con noi la forte preoccupazione riguardo la deriva che l'ex sindaco aveva preso - ha aggiunto Torricelli - Sinistra ecologia libertà rivendica con forza di aver tenuto duro in questi mesi per cercare di riportare il governo della città sui binari giusti, chiedere al Sindaco un cambio di rotta in grado di rispondere alle esigenze del territorio e giungere infine alla crisi per restituire ai cittadini il mandato». «Vedere le firme dei consiglieri comunali di Sel unite a quelle dei consiglieri comunali del centro destra per far cadere il sindaco di Civitavechia, Tidei e l'amministrazione di centrosinistra è un fatto politico molto grave» scrive invece in un comunicato il segretario del Pd Lazio, Enrico Gasbarra. «Mentre chiedevo di tenere un incontro tra le segreterie regionali ed i dirigenti locali senza alcun avvertimento ci è arrivata la pugnalata del deposito delle firme - prosegue la nota - Nella campagna elettorale di Civitavecchia così come in tante realtà locali compresa Roma, Rieti, Viterbo e alla Regione abbiamo proposto agli elettorale un'alleanza solida capace di rispondere ai bisogni dei cittadini e lontana dai vecchi giochi dei veti incrociati e dalle maggioranze instabili. La rottura di questo patto in una città strategica come Civitavecchia impone un chiarimento, immediato, serio e profondo tra il Pd e Sel».