Centinaia di interventi dei vigili del fuoco per il nubifragio
Particolarmente colpita la zona della Salaria e il litorale fino ad Anzio e Nettuno. Alberi caduti, auto in panne, scantinati e negozi allagati. Monitorato il Tevere
Il violento nubifragio che si è abbattuto nella notte sulla Capitale ha portato a 150 interventi dei vigili del fuoco. I pompieri hanno operato in particolare nelle zone del litorale tra Anzio, Nettuno, Acilia, Casal Palocco, Settebagni e in via Salaria. Allagamenti di piani interrati di abitazioni e negozi, alberi caduti, persone rimaste bloccate in autovetture. Queste le situazioni su cui hanno agito i vigili del fuoco che stanno ancora smaltendo la coda delle ultime chiamate della notte. Numerosi gli interventi anche della polizia locale di Roma capitale. Nella notte sono intervenuti su via Portuense per un veicolo in panne per il maltempo con una persona a bordo; in via Aosta per alberi caduti; in via Casal Lumbroso per allagamenti; in via Castel di Leva per due pini caduti sulla carreggiata nei pressi del civico 300; in via Luigi Candoni all'altezza del sottovia per allagamento; in via Odardo Beccari per alberi caduti; in via Pietro Venturi per un albero sulla carreggiata. Nella mattinata, i vigili urbani sono poi intervenuti per allagamenti in via Romano Guerra; in via Del Monte di Casa; in via Salaria nei pressi del civico 1.398; in via Collatina che è stata chiusa tra l'accesso al Gra e via Acqua Vergine per caduta alberi; in via di Settegangi nei pressi del cavalcavia autostradale; in via Tito Speri; nel piazzale della stazione Tiburtina all'altezza del sottopasso dove per il maltempo un'autovettura è rimasta bloccata; in via Casilina nei pressi di vita Tor Pignattara per l'allagamento di un negozio; in viia Mario Chini; in via Oriolo Romano per rami pericolanti; in via dei Robilant per un grosso pino su un palo luce; in piazza San Giovanni Battista de la Salle. Praticabili ma con uno strato di fango e detriti numerosi marciapiedi, come quello in piazzale della Marina. Tantissimi i tombini intasati da rami e foglie trasportati dall'acqua. Costantemente monitorato il Tevere, che al momento non ha raggiunto i livelli di guardia.