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Poliziotto rischia il linciaggio a Torrevecchia

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La pattuglia voleva identificare tre uomini che stavano affiggendo manifesti abusivi. L'agente a piedi è stato circondato da una ventina di persone: salvato dall'intervento del collega. Quattro gli arrestati

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Un poliziotto ha rischiato il linciaggio nella notte nella zona di Torrevecchia. Poco dopo la mezzanotte una pattuglia della Polizia nel transitare in via di Torrevecchia, ha notato tre persone che stavano facendo delle affissioni abusive, quindi gli agenti si sono fermati per identificarle. Appena accortisi della presenza dei poliziotti i tre si sono dati alla fuga, immediatamente seguiti da due agenti, uno a piedi e l'altro a bordo della volante. L'agente rimasto a piedi è stato improvvisamente accerchiato, dapprima da 5 persone, che gli hanno sbarrato la strada intimandogli di non proseguire l'inseguimento, e in particolare da un uomo che ha iniziato ad inveire contro di lui ingiuriandolo. L'agente lo ha fermato per identificarlo, ma a quel punto sono sopraggiunte una ventina di altre persone che hanno iniziato a spintonarlo per favorire anche la fuga dell'uomo fermato. Soltanto il sopraggiungere dell'altro poliziotto e di alcuni passanti, che hanno assistito alla scena, ha scongiurato il peggio per l'agente, che nel frattempo era stato afferrato da tre persone, due delle quali lo tenevano fermo mentre la terza persona lo colpiva al torace. Visto l'arrivo dei «rinforzi» la maggior parte delle persone coinvolte nell'aggressione si è dileguata, ma 3 energumeni sono stati bloccati dagli agenti. Mentre uno dei fermati, proprio quello che per primo aveva aggredito il poliziotto, stava salendo sulla volante, uno degli altri «ribelli» si è avvicinato e, afferrato per un braccio l'agente di polizia, ha chiuso ripetutamente lo sportello dell'auto con l'intento di favorire la fuga dell'uomo. Anche quest'ultimo aggressore è stato quindi fermato e accompagnato in Commissariato. Le 4 persone fermate sono state arrestate con l'accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale in concorso tra loro. Si tratta di F.Q.E., 28enne di origini peruviane, P.A., 22enne romano, C.C., anch'egli romano di 19 anni, e A.M., 30enne romano.

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