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Assalto alle caserme per la morte di Sandri: pene ridotte

Gabriele Sandri

Nove condanne e undici assoluzioni in Appello. La guerriglia si scatenò a Roma l'11 novembre del 2007 quando si diffuse la notizia dell'uccisione del tifoso laziale

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Nove condanne e undici assoluzioni per l'assalto alle caserme a Roma nella serata dell'11 novembre del 2007 a seguito della morte del tifoso laziale Gabriele Sandri, ucciso da un colpo di pistola esploso da un agente della polizia stradale nei pressi di Arezzo. La prima corte d'appello di Roma ha ribaltato la sentenza di primo grado emessa il 15 dicembre del 2009 che aveva condannato 18 persone assolvendone due. Le pene inflitte in appello vanno da un minimo di 2 anni e 6 mesi a un massimo di 7 anni e 4 mesi. La sentenza ha fatto cadere per la maggior parte degli imputati il reato piu' pesante di devastazione e di associazione per delinquere. Gli incidenti avvennero in diverse zona della città dopo la diffusione della notizia della morte, in un'area di sosta autostradale vicino ad Arezzo, di Gabriele Sandri. Vennero prese d'assalto la caserma della Polizia di Stato di via Guido Reni, sede del reparto volanti; la stazione del carabinieri di via Flaminia e la sede del Coni del foro italico. La prima corte d'appello ha condannato a 7 anni e 4 mesi Fabrizio Ferrari ( in primo grado aveva avuto 10 anni e 6 mesi), a 6 anni e 1 mese di reclusione Alessandro Petrella, Alessio Abballe e Roberto Sabuzi.

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