Pezzi di moto rubate pronti a «partire» per l'Ucraina

Erano abilmente nascosti su un furgone a Ponte Mammolo. La polizia li ha scoperti grazie a un antifurto satellitare. Un uomo di 39 anni fermato per ricettazione

Grazie al sistema sistema satellitare antifurto presente su una moto rubata, la polizia è riuscita a individuare un'area di partenza per viaggi privati in Ucraina, dove venivano spediti anche parti di moto rubate. Il posto, vicolo di Ponte Mammolo a Roma, è molto frequentato e affollato da furgoni e da persone che caricano pacchi di vestiario e generi alimentari diretti in Ucraina. Il controllo degli agenti è iniziato da un furgone dal quale proveniva in modo chiaro e forte il segnale dell'allarme. Individuato il conducente del mezzo, gli investigatori hanno ispezionato il vano di carico, scoprendo tra tanti pacchi anche una sacca contenente le parti di carenatura, i serbatoi, oltre a cerchi in lega e altre parti di strumentazione appartenenti a moto di grossa cilindrata. Considerando che il rilevatore del segnale di allarme non aveva cessato di funzionare, i poliziotti hanno scaricato completamente il furgone di tutti i pacchi ed hanno iniziato a verificare l'interno del mezzo. L'esame accurato ha permesso agli investigatori di individuare un pannello artigianale posto tra il vano passeggeri e quello di carico. Il pannello creava un'intercapedine che permetteva di nascondere i telai completi di motore di tre moto di grossa cilindrata, poi risultati rubati. È stato poi individuato un ulteriore doppio fondo nella parte posteriore del vano di carico, che custodiva tutti pezzi accuratamente imballati riconducibili a varie moto tra le quali anche quelle celate nell'altro vano nascosto. Accompagnato negli uffici del Commissariato San Basilio, P.N., ucraino di 39 anni, è stato identificato e controllato. A suo carico sono emersi parecchi precedenti. Non avendo una residenza in Italia e sussistendo la probabilità di fuga, è stato sottoposto a fermo per ricettazione.